BARI – Il gruppo di lavoro per le vaccinazioni anti Covid in Puglia ha suddiviso in quattro fasce di “rischio” il personale sanitario da vaccinare: livello 3, rischio alto; livello 2, rischio medio alto; livello 1, rischio medio basso; livello 0, rischio basso. Nel livello 3 rientrano i dipendenti che lavorano negli ospedali Covid, gli operatori degli ospedali Covid post acuzie, servizio 118 e Punti di primo intervento, pronto soccorso, sicurezza e sorveglianza sanitaria, dipartimenti di Prevenzione, Usca, strutture di pre triage e di esecuzione dei tamponi, laboratori analisi, radiodiagnostica.
Saranno i lavoratori di questi centri i primi ad essere vaccinati, poi toccherà a tutti gli altri, sempre su base volontaria. Sono poco meno di 95mila le dosi consegnate lo scorso 30 dicembre in Puglia, ed entro il 25 gennaio dovrebbero essere distribuite 121 scatole di vaccino anti Covid Pfizer, con ogni scatola che contiene circa 195 flaconcini mentre da ogni flacone è possibile realizzare 6 dosi. Questo significa che entro il 25 gennaio la Puglia dovrebbe avere a disposizione 142.176 dosi, oltre le 95mila già previste.
E’ quanto si legge nel “Piano strategico anti Sars-Cov2 della Regione Puglia” inviato dall’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e dal direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, a tutte le Asl e ospedali pubblici. Per ora, si tratta di un programma che dovrà essere confermato nelle prossime ore dalla struttura commissariale nazionale. Le prossime consegne, così come vengono riportate nel piano, sono previste il 4 gennaio e poi a seguire 11, 18 e 25 gennaio.
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