Le parolacce attraggono da sempre. La loro origine e il loro fascino sono avvolti nel mistero. Nicolas Cage, con barba e vestito da accademico, priva aspiegare il fascino della prolacce (parte dalla parola “pussy”…tanto per intenderci) in una docuserie che si intitola “Storia delle parolacce”. Spiega l’origine di parole forti come “fuck”, “dick”, “shit”, “bitch” e “damn”, termini che il mondo ha conosciuto grazie allo slang di film americani e serie tv.
Una storia del linguaggio sull’evoluzione permanente delle parole (“dick” nasce come dimi-nuitivo di Richard, “damn” è anco ra legata a un contesto religioso) che acquistano nuovi significati e si riadattano così come cambiano i tempi. La serie propone un racconto costruito con gli interventi cdi Cage e tanti contributi che arrivano da storici, studiosi e critici insieme a citazioni di film che vanno ,da “American Pie” al monologo finale di Samuel L. Jackson in “Pulp Fiction” al “franca-mente me ne infischio” di “Via col vento”. Nella serie si spiega che il viaggio della parola “pussy” inizia nel 1500, quando fu usata con riferimento a una gattina, per poi trasformarsi in un nomignolo affettuoso per una donna tenera e coccolona e poi concentrarsi sul genitale femminile. La showrunner Bellamie Blackston spiega: «È importante raccontare il ciclo delle parole: per i ragazzi di oggi la parola “fuck” non è offensiva. “Bitch”, usata per degradare, viene oggi reclamata da comunità di donne”.
Angela Tangorra