Ermal Meta, reduce dal festival di Sanremo dove ha conquistato il terzo posto con “Un milione di cose da dirti” non ci sta e risponde agli haters razzisti che lo hanni attaccato nei giorni scorsi.
In un video pubblicato sui social, Ermal racconta che nei giorni scorsi è stato inondato d aun mare di amore ma anche attaccato dagli haters che a propostito della sua partecipazione alla finalissima del festival gli hanno scritto frasi come “Ci mancava solo che vinceva l’albanese” oppure “Tornatene a casa tua”. Dice Ermal: “Direte voi perchè ti occupi anche di queste cose che ti sono state dette? Ora ve lo spiego: perchè l’odio è come la merxx, riesce a inquinare qualsiasi cosa. Leggere commenti o cose di questo genere che non voglio più ripetere perchè sono offensive, ma non per me ma per chi le pronuncia. Scritte da ragazzi molto piu giovani di me, che magari hanno 20 o 22 anni, mi fa sorridere perchè io sono in qusto splendido paese da 26 anni e sono piu italiano di loro perchè ci sono arrivato prima qui, nonostante io sia arrivato da un’altra parte ed è molto strano ripeterle nel 2021. Non volevo lasciarle cadere però, non perchè mi piaccia la polemica, di cui non me ne frega assolutamente niente, ma non deva passare il messsaggio che dire certe cose sia una cosa normale. Non può e non deve essere normale perchè viviamo tutto sotto lo stesso cielo, aognuno con se stesso e la propria coscienza, alcune cose sono limitate alla propia coscienza e altre riguardano la coscienza collettiva”.
Ermal continua il suo messaggio: “Per me non è un problema, perchè non sono un ragazzino ma una persona strutturata, ma non volevo lasciarla cadere perchè non posso accettare questo odio, perchè è molto stupiodo e non voglio lasciare che passi il messaggio che questa è una cosa normale perche non lo è”.
In chiusura Ermal non manca di aggiungere: “Ringrazio chi mi segue e voglio dire a tutti gli altri che hanno scritto determinate cose che se voi sapeste un minimo della storia del mio paese sareste orgogliosi anche voi di come lo sono io delle mie radici e del mio sangue e voi sareste orgogliosi di avere un paese vicino di casa così”.
Angela Tangorra