Non si è ancora spenta la polemica internazionale sulla poltrona d’onore negata dal presidente turco Erdogan alla presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, che ne scoppia un’altra al Senato. Questa volta però la sedia viene sottratta. Protagonista il senatore pugliese del gruppo Misto (ex grillino) Lello Ciampolillo, già alla ribalta della cronaca per i voti in ritardo durante la fiducia al nuovo governo Draghi e per le cure alternative alla Xylella, il batterio killer degli ulivi. Ciampolillo doveva intervenire in Senato e ha pensato bene di scegliere proprio un microfono dinanzi al quale era seduta la senatrice infortunata, Elena Testor. Testor, con un tutore alla gamba per un problema ai legamenti, ha ceduto il posto attendendo in piedi la fine dell’intervento. La scena è stata notata dal vice presidente del Senato, Roberto Calderoli, che ha censurato ufficialmente il comportamento di Ciampolillo prima e dopo l’intervento. All’inizio gli ha detto: “Poteva prendere un altro microfono. Ha fatto alzare una senatrice infortunata e con un tutore. Non è ne’ educato ne’ corretto”. “Le ho chiesto – ha risposto Ciampolillo – se potevo e mi ha detto di si’”. Quindi ha continuato da quel microfono il suo discorso. Alla fine il presidente Calderoli lo ha censurato ufficialmente: “Nonostante il richiamo fatto, lei ha continuato nel suo atteggiamento. Esprimo la censura da parte della presidenza”. Ha spiegato la sua versione dei fatti anche la senatrice Testor: “Ho un tutore per una lesione ai legamenti e ho scelto quel posto perchè è piu’ esterno e mi consente di stendere la gamba. Ciampolillo mi ha chiesto di spostarmi dicendo che voleva parlare da li’. Sicuramente ha visto il tutore, purtroppo si nota. Credo che potesse intervenire dal suo posto o altrove. Mi spiace ma ho apprezzato le parole di Calderoli e degli altri colleghi che mi hanno espresso solidarietà, compreso il sottosegretario alla Salute Sileri”. (m.a.)