I furbetti del vaccino, in Puglia, potrebbero essere oltre 50mila. Sono gli infiltrati nella categoria “altro”, su cui il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Figliuolo, vuole vederci chiaro, e ha chiesto le carte in Regione. “Altro”, sui documenti, vuol dire che non c’è appartenenza con le altre categorie in lista: non operatori sanitari, non ospiti di Rsa, non forze dell’ordine, né operatori scolastici. E quando poi è arrivato il turno dei cosiddetti caregivers, cioè coloro che si occupano di disabili e non autosufficienti, la platea è aumentata. A tal punto che il primo a indagare è il Nucleo degli ispettori sanitari pugliesi, che cercano anche tra mogli e figli di professionisti non aventi diritto. E sulla faccenda hanno aperto fascicoli anche le procure di Bari e Lecce. Soprattutto dopo che, a Pasqua, in 13mila si sono recati negli hub. E arriva l’ordinanza del Commissario che fissa i criteri: prima gli 80enni, poi le persone con fragilità e i caregivers, poi i 70-79enni e, a seguire, i 60-69enni. Queste ultime due categorie dovranno essere vaccinate prevalentemente con AstraZeneca, ora Vaxzevria, che d’ora in poi si può infatti somministrare, come da indicazioni Aifa, soltanto a chi ha dai 60 anni in su. Parallelamente viene completata la vaccinazione degli operatori socio-sanitari. E Figliuolo precisa che chi si è sottoposto alla prima dose con un siero, dovrà concludere il ciclo con lo stesso. Il riferimento è a chi, sottopostosi ad Astrazeneca e avendo meno di 60 anni, non sapeva quale siero gli sarebbe stato iniettato per il richiamo.
Stefania Losito