Oggi è la Giornata mondiale del bacio, quel bacio, almeno il primo, che molti adolescenti non hanno avuto ancora modo di dare. Niente festicciole, niente balli lenti, niente o quasi niente storie d’amore.
E’ il risvolto della pandemia, quella dell’esperienza dell’età adolescenziale rinviata, con le gioie e le delusioni. Tutto rinviato ad un’altra età. Una vita sentimentale quasi azzerata quella tra i 14 e i 20 anni. Il portale ScuolaZoo ha effettuato un sondaggio su 56mila ragazzi: solo il 30% di chi aveva una storia prima dell’epidemia è riuscita a mantenerla; il 57 per cento non ha avuto neanche un appuntamento virtuale mentre il 70 per cento si è dichiarato single (il 40% per scelta degli altri) .
Il 74% ha ammesso di non aver avuto nessuna relazione sentimentale, il 45% dei quali perché non ha idea di come conoscere altre persone. Ma come ha fatto invece il 26% che ha iniziato una nuova storia? Il 64% ha dichiarato di aver “incontrato” la persona sui social, il 5% su app di dating, mentre il 31% ha sfruttato le pochissime occasioni in cui era possibile incontrarsi di persona, come le vacanze dell’estate scorsa ma anche la spesa al supermercato. Il 18% di chi aveva una relazione prima del lockdown si è lasciato per via soprattutto delle difficoltà ad incontrarsi ma anche della mancanza di privacy in casa, costretti a condividere spazi e tempi con i genitori. C’è chi poi ha trovato conforto nella musica. La Generazione Z preferisce Harry Styles e Dua Lipa, seguiti da Damiano dei Maneskin e Zendaya. Tra i comici invece spopola Lillo, rilanciato recentemente da Lol.