BARI – Si è svolta oggi, in modalità online, la riunione di avvio del progetto “Casa delle tecnologie emergenti dell’area metropolitana di Bari”, finanziato per circa 5 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo economico nell’ambito del Programma di supporto tecnologie emergenti – FSC 2014/20 – Asse I del Piano investimenti per la diffusione della banda larga, ai sensi della lettera c).
All’incontro, coordinato dal vicesindaco e assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio, referente del Comitato di indirizzo strategico per il Comune di Bari, con il supporto del team di lavoro dell’amministrazione comunale, hanno partecipato i partner di progetto: Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università LUM Giuseppe Degennaro, Meditech, Distretto tecnologico Aerospaziale, CNR, Consorzio ASI di Bari, Exprivia, AMT e TIM e il referente scientifico del progetto, prof. Michele Ruta.
Il progetto ha come obiettivo principale la realizzazione, nella città metropolitana di Bari, di un hub dell’innovazione in grado di sperimentare nuove tecnologie e protocolli operativi con particolare riferimento al tema della guida autonoma e semiautonoma di veicoli terrestri e aerei attraverso l’utilizzo delle reti di nuova generazione con l’ausilio di tecniche di Intelligenza Artificiale e di IOT, in una prospettiva che vede Bari come living lab a scala urbana.
Dopo una breve presentazione, in cui sono stati evidenziati obiettivi, azioni e risultati attesi, Di Sciascio ha ricordato che la “Casa delle tecnologie emergenti dell’area metropolitana di Bari” si pone degli obiettivi ambiziosi nell’ambito della più ampia strategia che il Comune di Bari ha definito e sta portando avanti da diversi anni in tema di Agenda digitale e Smart City a beneficio della cittadinanza, sottolineando inoltre che si tratta di una grande opportunità non solo dal punto di vista tecnico/scientifico, per la possibilità di testare le soluzioni tecnologiche che verranno realizzate, ma perché si intende favorire la nascita di nuova imprenditoria e l’attrazione di investimenti industriali in questi ambiti di frontiera.
I partner hanno quindi espresso il proprio impegno e la ferma volontà nel raccogliere una sfida sicuramente molto impegnativa ma di notevole interesse per contribuire al raggiungimento di tutti gli obiettivi progettuali, incluso quello più strategico, ovvero avvicinare la cittadinanza all’innovazione tecnologica dimostrando come questa possa rappresentare una leva di sviluppo sostenibile per tutto il territorio.
“Il progetto avviato oggi – commenta Eugenio Di Sciascio – parte di una più ampia strategia di innovazione e trasformazione digitale della città, punta a rendere Bari un riferimento e un laboratorio a cielo aperto sui temi della guida autonoma, terrestre e aerea. Vogliamo incrementare le capacità di enti pubblici e imprese di produrre innovazione, esplorare nuovi business e creare nuova imprenditorialità oltre che attrarre investimenti. Il futuro passa dalla capacità di innovare, per rendere migliore e più semplice la vita dei cittadini e per creare nuove occasioni di lavoro. In questo momento di crisi e difficoltà determinate dalla pandemia, dobbiamo avere il coraggio di guardare lontano, investendo nel nostro futuro“.
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