Una cerimonia quasi intima, complici le restrizioni causate dal covid, senza alcun elogio funebre e neanche omelia, in linea con la tradizione della Casa Reale. Così questo pomeriggio, sotto le volte della St George’s Chapel sui terreni del castello di Windsor, è stato dato l’ultimo saluto al principe Filippo, l’amato consorte della regina Elisabetta II, morto a 99 anni il 9 aprile. La cerimonia officiata dal decano di Windsor, il reverendo David Conner, affiancato dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha visto la partecipazione solo di 30 persone, i parenti più stretti. Tutti in abiti scuri ma senza uniformi per evitare imbarazzi al principe Harry, privato dei titoli militari dopo il recente allontanamento dalla famiglia reale. Alle 16 in punto è stato osservato in tutta la Gran Bretagna un minuto di silenzio. Il feretro è stato caricato su una Land Rover modificata ad hoc su progetto dello stesso duca di Edimburgo, con le sue insegne di veterano della Royal Navy, seguito in processione – nel breve tragitto fra il Castello di Windsor e l’annessa cappella di St George – dall’erede al trono Carlo, dalla principessa Anna e dagli altri due figli della coppia reale e da alcuni nipoti (inclusi William e Harry, separati fra loro dal cugino Peter Philips). Meghan, la duchessa del Sussex, moglie di Harry, ha seguito dalla casa in California le esequie: ufficialmente non le è stato permesso di viaggiare perché incinta. Meghan ha scritto a mano il biglietto che accompagna la ghirlanda di fiori che ha scelto insieme al marito per il duca di Edimburgo. La regina Elisabetta, dopo una breve sosta davanti al feretro durante la quale non ha trattenuto le lacrime, ha seguito il carro funebre su una Bentley che l’ha condotta davanti alla chiesa. Rigorosamente vestita di nero, ha assistito al funerale da sola, dal primo banco, apparendo piuttosto provata. Una metafora forse della sua nuova condizione, dopo 73 anni di matrimonio. Lacrime anche per Carlo, seduto accanto a Camilla. Niente elogio funebre nè sermoni ma durante l’offerta, il Decano di Windsor ha ricordato “la gentilezza, l’umorismo e l’umanità ” di Filippo: “Siamo stati ispirati dalla sua incrollabile lealtà alla nostra regina, dal suo servizio alla nazione e al Commonwealth, dal suo coraggio, la sua forza e la sua fede. Le nostre vite sono state arricchite dalle sfide che ci ha posto, dall’incoraggiamento che ci ha dato, dalla sua gentilezza, umorismo e umanità”.
Filippo aveva lavorato per anni al suo funerale, studiandolo nei minimi dettagli. Nonostante le modifiche provocate dal covid, molte indicazioni sono state seguite, come le musiche, a cominciare dall’inno della Marina, a cui era rimasto molto legato dopo aver prestato servizio durante la Seconda Guerra mondiale. La cerimonia si è chiusa con un omaggio musicale delle forze armate, compreso il suggestivo e caratteristico suono di una cornamusa, prima dell’inno nazionale intonato dal coro della cappella. Il principe Filippo sarà temporaneamente sepolto nella cripta reale, per essere trasferito definitivamente nella Chiesa di Re Giorgio VI dopo la morte di Elisabetta.
Dopo la messa Harry e il fratello William, con la moglie Kate, hanno lasciato la chiesa insieme per avviarsi verso il castello di Windsor e si sono scambiati qualche parole durante il tragitto. Forse un segnale di distensione dopo le tante polemiche dell’ultimo anno.
Mauro Denigris