Mezza Italia spera di tornare in zona gialla da lunedì. La Puglia invece, dopo 5 settimane di rosso, spera nell’arancione, come ha dichiarato anche il governatore Michele Emiliano. La decisione arriverà venerdì, giorno del monitoraggio settimanale. In attesa dei dati di oggi e di domani, che saranno analizzati insieme a quelli del resto della settimana dalla cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni, sarebbero 13 le Regioni che possono aspirare alla zona gialla che, ricordiamo, permetterà le aperture serali di bar e ristoranti all’aperto e il riavvio di cinema e teatri. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Tutte avevano già venerdì scorso l’indice Rt sotto 1 e un’incidenza lontana dalla soglia di rischio di 250 casi settimanali per centomila abitanti. In rosso rimarrebbero Val d’Aosta (che ha ancora oggi un’incidenza di 266 casi per centomila) e Sardegna, che la scorsa settimana aveva un Rt molto alto (1,38, quando il limite per passare in rosso è 1,25). Come detto spera di lasciare il rosso invece la Puglia: l’incidenza è ancora piuttosto alta (239 casi per centomila), anche se l’Rt la scorsa settimana era sotto 1 e i casi sono in calo del 7% in 7 giorni. Da valutare la situazione delle terapie intensive che invece hanno una occupazione oltre la soglia. Oscilla tra arancione e rosso la Campania, che aveva un Rt intorno a 1 ed è cresciuta ulteriormente questa settimana (+8% di casi positivi) arrivando a un’incidenza di 235 casi per centomila.
Probabilmente resteranno in arancione Calabria, Sicilia, Basilicata e Molise.