Ok al decreto legge “covid” dal Consiglio dei Ministri ma con l’astensione della Lega. Da lunedì – è ufficiale – quindi tornano le zone gialle e ricominciano le riaperture, comprese quelle di ristoranti all’aperto, cinema, teatri, sale concerto con capienza però limitata. Dal 1 giugno riaprono le palestre e dal 15 le fiere, sempre in zona gialla. Resta, dopo una forte polemica e nonostante la spinta opposta di molte Regioni, il coprifuoco alle ore 22. Ma a fine maggio, secondo una fonte che ha partecipato al Cdm citata dall’Agi, potrebbe essere tolto il coprifuoco se i dati dei contagi lo permetteranno. E’ previsto un nuovo decreto fra due settimane, come ha anticipato Salvini. “Il premier Draghi ci ha detto che tra 15 giorni ci sarà un nuovo decreto con nuove aperture, bene lo voteremo”, ha spiegato il leader della Lega. La posizione del Carroccio ha rischiato di portare alla rottura con gli alleati. Critiche sono arrivate sia dal M5S sia dal Pd.
Sul fronte scuola, altra questione discussa, si è deciso di fare un parziale dietro front rispetto alla decisione iniziale di riportare tutti in presenza almeno in zona gialla. “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Aumenta dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.
Confermato il pass verde per gli spostamenti, consentiti a chi è vaccinato o ha contratto il covid nei sei mesi precedenti o ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. La novità è che l’analogo pass rilasciato dagli altri Paesi europei sarà valido anche in Italia.
Mauro Denigris