FOGGIA – Un cittadino maliano di 30 anni è stato ferito al volto, la scorsa notte, da un colpo di fucile caricato a pallini mentre era in auto con un connazionale e un ivoriano a pochi chilometri da Foggia, in località “Borgo La Rocca”. I tre erano a bordo di una Opel e stavano facendo ritorno al Ghetto di Rignano quando, secondo una prima ricostruzione, sono stati affiancati da un fuoristrada a bordo dal quale alcune persone hanno sparato con un fucile infrangendo il finestrino posteriore del mezzo.
A quel punto gli stranieri hanno abbandonato il mezzo e sono fuggiti a piedi per le campagne. Il ferimento del maliano avvenuto la scorsa notte non è un episodio isolato. Nel luglio del 2019 tre stranieri, un gambiano ed due senegalesi vennero colpiti da alcune pietre lanciate da un autovettura in corsa. Nello specifico il 23 luglio 2019, in via Manfredonia, un cittadino gambiano, a bordo di una bicicletta, venne ferito al volto da alcune pietre scagliate dagli occupanti di una auto scura. Qualche ora prima altri due cittadini senegalesi erano stati colpiti da sassi al volto mentre percorrevano in bicicletta via Manfredonia per recarsi al lavoro nei campi.
Per questi episodi vennero arrestati due giovani foggiani con le accuse di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, nonché lesioni personali pluriaggravate. Sul ferimento del maliano avvenuto la scorsa notte è intervenuto anche il sindacalista Aboubakar Soumahoro della Lega Braccianti, che in un post ha annunciato la convocazione di un’assemblea “delle lavoratrici e dei lavoratori perché questi attentati alla vita di uomini e donne non piegheranno e non fermeranno la nostra lotta per i diritti e per la dignità socio lavorativa di tutte e di tutti”.
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