Nuova notte di scontri tra manifestanti palestinesi e polizia a Gerusalemme. E’ la terza consecutiva. E dopo i circa 200 feriti dei giorni scorsi i media locali riferiscono di altre decine di persone costrette a far ricorso ai medici, alcune in gravi condizioni. Alla Porta di Damasco circa 200 dimostranti hanno lanciato sassi contro gli agenti che hanno risposto con lancio di granate stordenti e cariche per disperdere le persone.
Incidenti anche nel quartiere di Sheikh Jarrah, da dove è cominciata la protesta contro l’ipotesi di sgombero di alcuni residenti, e ad Haifa.
Nella notte e stamani, lanciati razzi da Gaza verso Israele. “Le forze di polizia e quelle di frontiera – si aggiunge in un comunicato – sono ora impegnate a stroncare la violenza sul Monte del Tempio (cioè la Spianata delle Moschee) e nelle altre aree della Città Vecchia”. La polizia, visto anche che sono in corso preghiere del mattino al Muro del Pianto che si trova immediatamente sotto la Spianata, ha spiegato che “non consentirà agli estremisti di danneggiare la sicurezza pubblica”.
Dopo l’intervento del Papa, che ieri ha chiesto di cessare le violenze, Re Abdallah di Giordania in una telefonata con Abu Mazen condanna “le violazioni e le misure israeliane” e chiede che cessino “le pericolose provocazioni contro gli abitanti di Gerusalemme”.
Mauro Denigris