Lento ritorno – Il ritorno alla normalità è lento. In Europa, la linea della prudenza è diffusa più di quanto si posso pensare. Così, se da un lato si scalpita per riappropriarsi delle libertà perdute, dall’altro c’è chi ricorda che la pandemia non è ancora del tutto alle spalle e ogni passo falso potrebbe costare caro. Dopo la Lega, che ha autorizzato la presenza di 4.300 sostenitori al Mapei Stadium per la finale di Coppa Italia Juve Atalanta, anche l’UEFA riapre gli stadi ai tifosi. Saranno seimila gli accessi consentiti al “do Dragao” di Oporto per la finale di Champions League tutta britannica, Chelsea – Manchester City.
Linee guida – I tifosi inglesi dovranno però osservare delle rigide direttive. Il Portogallo compare nell’elenco, stilato dall’Inghilterra, dei 12 paesi europei per i quali non è previsto obbligo di quarantena al rientro. Le restrizioni più severe, però, sono state predisposte dai lusitani in queste ore. I tifosi inglesi che raggiungeranno il Portogallo lo faranno solo con voli charter; potranno girare esclusivamente nelle cosiddette fans zone; dovranno infine tornare a casa subito dopo la partita. Lo scopo è creare una specie di bolla biologica, che escluda ogni contatto con la popolazione locale.
Michele Paldera