Dopo due ore di tregua, dalle 22 a mezzanotte, sono riprese le ostilità fra Israele e la striscia di Gaza. E’ di almeno 153 morti il bilancio dei bombardamenti israeliani dall’inizio dell’ultima escalation bellica, arrivata al settimo giorno. A riferirlo è il ministero della Salute di Gaza. Negli ultimi raid, ieri sera, è stata colpita anche l’abitazione del leader del movimento islamista di Hamas, Yahya Sinwar, che però non si trovava in casa. Hamas dal canto suo ha lanciato una raffica di razzi da Gaza verso il centro e il sud di Israele. In nottata il premier Benyamin Netanyahu: “mentre Hamas colpisce intere città in Israele, Israele si sforza al massimo di non colpire a Gaza persone non coinvolte nei combattimenti”. Ma le operazioni militari proseguiranno “per quanto necessario’”. Uno dei raid ha però sfiorato la sede dell’ Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. Ieri era stata abbattuta la torre delle tv. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: “Ogni attacco ai civili viola il diritto internazionale e deve essere evitato a tutti i costi”. Oggi il Consiglio di sicurezza Onu.
Mauro Denigris