Talebani casa per casa, cercano chi collaborava con Usa e Nato
Oltre 18 mila persone sono state evacuate da Kabul per via aerea dalla caduta della capitale afghana in mano ai talebani. Lo ha riferito a Reuters un funzionario della Nato, che ha promesso di raddoppiare gli sforzi per le operazioni di evacuazione. Migliaia di persone stanno continuando ad affollare l’aeroporto nella speranza di lasciare il Paese caduto in mano agli islamisti.
La conferma arriva anche da Alberto Zanin, coordinatore medico del Centro per feriti di guerra di Emergency nella capitale in Afghanistan: “Ieri sono arrivati nuovi feriti da arma da fuoco dall’aeroporto di Kabul, in tutto cinque o sei persone. Gli scontri in aeroporto sono una realtà ancora viva e presente: è l’unico posto in cui continua ad esserci caos e tensione. Si parla di diecimila persone che cercano di prendere voli di evacuazione”.
Zanin ha parlato della paura e della tensione che si vive nelle strade e nelle case: “Abbiamo notizie ufficiose di talebani che entrano nelle case di ex attivisti, artisti e persone che si erano schierate in passato contro il regime talebano. I talebani entrerebbero nelle case di privati per cercare armi e documenti, che possono rovinare la loro reputazione in città”.
Anche l’Onu lancia l’allarme. I talebani danno la caccia a chi ha collaborato in passato con Usa e Nato: “Prendono di mira le famiglie di chi rifiuta di arrendersi e le puniscono in base alla Sharia”.
Michela Lopez
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