Si è tenuto in questi giorni un intervento senza precedenti al Policlinico di Bari. Grazie alla realtà aumentata, il dottor dottore Gennaro Martines nella sala operatoria del nosocomio pugliese è riuscito a operare in concomitanza con il collega di Napoli, il professore Mario Musella, scambiandosi in diretta pareri e note tecniche sull’intervento di chirurgia bariatrica.
L’operazione di resezione gastrica in realtà aumentata si è conclusa con successo, tanto che il paziente è stato dimesso senza complicanze. Tutto ciò si è reso possibile grazie all’innovativa piattaforma multimediale che il Policlinico di Bari ha messo a disposizione dei chirurghi, che così possono trasmettere l’intervento a distanza e quindi lavorare insieme.
Dopo i rallentamenti forzati a causa del Covid è ripreso a pieno regime il trattamento chirurgico dell’obesità presso il Policlinico di Bari, che da circa vent’anni ha come riferimento il reparto di chirurgia generale “Rubino” diretto dal prof. Donato Francesco Altomare e riconosciuto dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità (S.I.C.OB.).
Perché l’obesità è una patologia cronica e come agire
Come spiegato dal professore Altomare, l’obesità deve essere considerata una vera patologia cronica che predispone a malattie cardiovascolari, respriratorie, neoplasia e diabete e può anche causare una morte precoce. “Attualmente – ha aggiunto – nonostante si stiano facendo passi in avanti nel campo delle terapie mediche, l’unico vero trattamento dell’obesità patologica, è quello chirurgico. L’unico che consente di migliorare e addirittura risolvere gran parte delle comorbilità associate e di mantenere i risultati sul calo ponderale a lungo termine”.
Il programma di chirurgia bariatrica del Policlinico di Bari offre numerose opzioni chirurgiche (bendaggio gastrico, sleeve gastrectomy, mini gastric by-pass) in associazione all’endoscopia bariatrica (posizionamento di palloncino intragastrico, BIB, etc), molto importante nel trattamento delle complicanze legate a questo tipo di procedure e alla importante gestione del follow-up di questi pazienti.
“La sperimentazione dell’intervento in realtà aumentata – ha concluso il dottore Gennaro Martines, delegato regionale della S.I.C.OB. – è stato molto interessante, la piattaforma multimediale che ci è stata messa a disposizione da un’azienda potrà tornare utile in futuro, anche a scopo educazionale in ambito universitario, per la formazione dei giovani chirurghi”.
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