Aiuti alle imprese del settore turistico, in ripresa gli agriturismi

La Redazione

Un importante strumento per sostenere la ripresa del settore turistico con oltre 900 agriturismi in Puglia che intercettano visitatori da tutto il mondo e rafforzare la leadership italiana nel turismo enogastronomico ed ambientale.

Questo è quanto afferma Coldiretti Puglia nell’esprimere soddisfazione per il varo del nuovo decreto legge per l’attuazione del Piano di Nazionale di Ripresa e Resilienza nel quale è stato inserito un pacchetto di aiuti alle imprese del settore turistico, compresi gli agriturismi. Una misura fortemente sostenuta dalla Coldiretti che va incontro alle esigenze delle aziende impegnate in prima linea per uscire dalla pandemia Covid e riportare in Italia milioni di visitatori alla scoperta delle campagne.

Nonostante il crack da oltre 100 milioni di euro causato dalla pandemia, non si sono arresi gli agricoltori che investono nel settore agrituristico con una crescita a 2 cifre del 17% in Puglia, sulla base dei dati di Terranostra regionale, associazione agrituristica di Coldiretti.

Cibo di qualità e sicurezza

“Gli agricoltori stanno mostrando una grande voglia di affrontare il futuro con energia e competenza, convinti che sono stati proprio gli agriturismi con l’accoglienza familiare nelle campagne e il cibo di straordinaria qualità a garantire la ripresa e a regalare ai consumatori sicurezza e al contempo la serenità del ritorno alla normalità”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia.

Il Ministero del Turismo ha previsto anche la creazione – evidenzia Coldiretti – di una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI appositamente dedicata ad agriturismi e alle altre imprese del settore e di un fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo. Le risorse destinate alla sezione speciale del Fondo di garanzia PMI saranno riservate: per il 40% alle imprese del Sud; per il 30% alla creazione di nuove attività da donne e giovani under 35.  Viene poi istituito anche un fondo di rotazione che – conclude la Coldiretti – garantirà il 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni di euro per il 2022 e il 2023 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, con una riserva del 50% degli interventi a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale.

“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale”, conclude il presidente De Miccolis.

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