Pisello Nano di Zollino, legume giallo Slow Food e PAT

La Redazione

Tra i ricchi terreni dell’entroterra leccese nascono numerosi prodotti di qualità il cui gusto e la cui genuina freschezza vengono poi richiesti in altre parti d’Italia. Zollino, uno dei nove comuni della Grecia Salentina, splendida terra nella quale viene ancora parlato il griko, un dialetto molto vicino alla lingua greca, viene coltivato il pisello nano.

Questo prodotto, ora Presidio Slow Food e appartenente anche alla lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali pugliesi, deve i suoi (meritati) riconoscimenti al suo aspetto, frutto di un ricco amore da parte dei suoi coltivatori e della generosità della terra madre.

Dal colore tendente al giallo-marroncino e con sfumature verdi, il pisello nano di Zollino presenta in una curiosa forma quasi sferica, in alcuni casi schiacciata ai poli ed è un tipico prodotto locale che viene consumato solamente secco.

Vanto e ricchezza dei coltivatori locali, il pisello nano di Zollino viene scelto accuratamente durante ogni raccolto, tanto che i produttori conservano alcuni pezzi per la semina successiva, riuscendo così a preservare questa importante località organolettica.

Semina e raccolta

Il segreto del suo successo è probabilmente da ritrovare nella precisa metodica della sua produzione: a prescindere da quale sia il clima a Zollino, entro ogni 8 dicembre si procede con la semina, che viene poi raccolta negli ultimi giorni di maggio o al massimo durante i primi di giugno. Entro questa data, infatti, è sicuro che la pianta venga essiccata in campo. La mancanza di acqua, inoltre, è un’altra tipica componente di questo prodotto, che viene coltivato sì all’asciutto ma comunque in terreni in grado di garantire un’adeguata riserva di idratazione. La dimensione della sua pianta, che non supera mai i 30 centimetri, permette che la sua raccolta (per un totale di 60-70 quintali all’anno) venga svolta tutta rigorosamente a mano, così come la selezione successiva dei semi.

Ricette con il pisello nano di Zollino

Una volta raccolto, il pisello nano è pronto per essere gustato in unione con altri tipici piatti della tradizione salentina come ad esempio nel classico contenitore in terracotta, la pignatta, con aglio, cipolle, sedano e pomodori freschi. Non si escludono, tuttavia, la preparazione di altre ricette tipiche.

Come anticipato, la devozione del pisello nano di Zollino ha permesso la costruzione di una statua ad esso dedicato e l’organizzazione di una sentita fiera, quella che si celebra nel giorno di San Giovanni (e quindi il 24 giugno). È proprio durante questa manifestazione che è possible acquistare il delizioso prodotto della tipica tradizione salentina.

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