Al Teatro Forma il grande trombettista britannico celebra il Brotherhood of Breath, il supergruppo di musicisti sudafricani che diede vita a una delle esperienze più importanti del jazz europeo
BARI – Giovedì 24 febbraio 2022, alle ore 21, al Teatro Forma di Bari si esibirà Byron Wallen, tra i migliori trombettisti in circolazione sulla scena internazionale.
Il musicista britannico, ospite dell’associazione Nel Gioco del Jazz, sarà protagonista di un concerto speciale intitolato «African Flowers» nel quale sarà affiancato da Roberto Ottaviano (sax), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Enzo Zirilli (batteria e percussioni) e Alfonso Santimone (pianoforte). Insieme daranno vita a un omaggio al drappello di musicisti sudafricani che a partire dagli anni Sessanta, quando c’era ancora l’Apartheid, si stabilirono in Europa dando vita al Brotherhood of Breath, il super gruppo fondato a Londra nel 1969 dal pianista e compositore (anche lui sudafricano, di origini scozzesi) Chris McGregor nel quale militarono il contrabbassista Harry Miller e diversi musicisti di colore, il batterista Louis Moholo, il trombettista Mongezi Feza, i sassofonisti Dudu Pukwana e Nik Moyake e il contrabbassista Johnny Dyani.
Fu a metà degli anni Sessanta che questi, e altri musicisti africani, iniziarono a lasciare definitivamente il Paese in cui vivevano, cominciando un vero e proprio pellegrinaggio, dalla Francia alla Svizzera, dalla Scandinavia all’Inghilterra, non senza difficoltà rispetto a quelle incontrate nell’abbandonare la terra africana d’origine, dove le discriminazioni razziali perpetrate con l’Apartheid dalle minoranze bianche nei confronti di uomini e donne di colore venivano esercitate con ogni mezzo, anche violento. Preceduti di poco da Dollar Brand, il pianista di Città del Capo che avrebbe abbracciato l’Islam diventando Abdullah Ibrahim, e da Hugh Masekela, il cantante e trombettista che fu il primo marito di «Mamma Africa» Miriam Makeba, questi artisti si riunirono sotto l’appellativo, carico di significato, Brotherhood of Breath, ovvero «fratellanza del respiro». E alcuni fra loro ancora oggi restano figure emblematiche dell’opera di congiunzione fra tradizioni ritmico-melodiche proprie delle culture tribali Xhosa, Bantu, Kwela, Mbaqanga e altre del Continente Nero e il jazz afroamericano. Una fusione dalla quale nacque una musica originale, forte e vitale come poche altre, fatta per l’appunto di sonorità africane, free jazz americano e jazz britannico, elementi base di quest’esperienza straordinaria che rivive con Byron Wallen e il gruppo di jazzisti italiani che lo accompagnano attraverso un’attenta e originale rilettura di alcune magnifiche composizioni.
Costo del biglietto 15 euro, prezzo speciale per le coppie 25 euro, per gli studenti 10 euro. Info e prenotazioni 338.9031130 e 351.2101227, email nelgiocodeljazz@outlook.it. Biglietti online su vivaticket.
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