Lo spettacolo di Kuziba Teatro è in programma dall’8 all’11 settembre nel cortile del Redentore
BARI – L’attore e drammaturgo Bruno Soriato ha costruito un teatro in miniatura, il più piccolo al mondo, nel quale gli adulti possono entrare soltanto piegandosi, chinati di fronte all’infanzia. E in questo minuscolo teatro all’italiana, uno spazio fatto su misura e percepito dai bambini come luogo di gioco, esplorazione e scoperta, un teatro che si monta in un giorno per raggiungere i posti dove il teatro non c’è, Bruno Soriato e la compagnia Kuziba portano in scena lo spettacolo «Totò degli alberi». L’appuntamento, in calendario dall’8 all’11 settembre nel cortile del Redentore, chiude «Bari vista dalla Luna», la rassegna promossa dall’associazione L’amoroso nel programma «Le due Bari» ispirato a un racconto breve di Pier Paolo Pasolini, il grande intellettuale nato cento anni fa in nome del quale l’amministrazione comunale sta diffondendo lo spettacolo dal vivo nelle periferie con fondi del Ministero della Cultura e appuntamenti ad ingresso libero.
La pièce «Totò degli alberi», interpretata da Livio Berardi, Massimiliano Di Corato, Adriana Gallo, Bruno Ricchiuti e Rossella Tamborra sulle musiche originali del pianista Mirko Lodedo, è ispirata a «Il barone rampante» di Italo Calvino, romanzo di formazione nel quale il protagonista, dopo una lite col padre, si rifugia su un leccio per non scendervi più. L’albero cui allude lo spettacolo è, invece, il teatro nel quale la famiglia di commedianti alla quale appartiene Totò vorrebbe mettere in scena le avventure di Cosimo, il Barone di Rondò d’Ombrosa nato dalla penna di Calvino al quale il lavoro di Soriato rende omaggio. E lo fa in quello stesso raffinato gioco di rimandi sollecitato dalla rassegna «Bari vista dalla Luna», a sua volta un tributo a Pasolini che, col corto «La Terra vista dalla Luna», denunciò aspramente la società dei consumi e l’industria culturale di massa affidandosi ad un altro Totò, il principe della risata Antonio De Curtis.
Tra l’altro, Soriato realizzerà nei pomeriggi degli stessi giorni in cui è in programma lo spettacolo dei laboratori teorico-pratici con visita guidata al teatrino, una struttura in legno che evoca in piccolo gli spalti lignei del Globe Theatre di Londra e quelli dei Corrales de comedias spagnoli, veri e propri cortili teatrali con balconate di legno per gli spettatori. «Tuttavia, il nostro teatrino – spiega Soriato – si apre a ferro di cavallo e prende le forme di un minuscolo teatro all’italiana per raggiungere posti dove il teatro è assente». Un’idea praticata in passato da alcune compagnie, tra cui la famiglia Rame, come ha ricordato la stessa Franca Rame nella sua biografia. Dunque, ben prima del grande Giuliano Scabia, che con il suo teatro vagante negli anni Settanta coinvolse studenti e operai.
Riattivare uno sguardo sul mondo fatto di innocenza e stupore è, invece, l’obiettivo dal quale Soriato si è fatto guidare nella progettazione del suo teatro in miniatura, che per le recite di «Totò degli alberi» ha già fatto registrare il tutto esaurito. Tuttavia, è possibile mettersi in coda qualora dovessero esserci defezioni. Prenotazioni al numero 353.4130148.
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