Via libera del Consiglio regionale pugliese per la creazione di percorsi didattici da sviluppare a contatto con la natura, per i piccoli tra gli 0 e i 6 anni.
Nuove norme per promuovere le attività educative dei più piccoli
Sono state approvate ieri dalla Regione Puglia le nuove norme volte a promuovere le attività educative dedicate ai bambini compresi nella fascia di età 0-6 anni. Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità la proposta di legge, a firma dei consiglieri del Gruppo M5S Casili, Barone, Di Bari e Galante, con cui si disciplinano le attività di agrinido ed agriasilo.
Agricoltura sociale e ambiente didattico alternativo
Le attività previste dal nuovo pacchetto di norme regionali forniranno da un lato una fonte di reddito per le imprese agricole, e dall’altro propongono un modello alternativo di ambiente didattico.
Le attività di agrinido e agriasilo potranno essere svolte nell’ambito delle fattorie sociali riconosciute dalla Regione: in questo modo, si garantirà il rispetto dei requisiti strutturali, tecnici e organizzativi già previsti per le fattorie sociali.
Non sarà semplice riuscire a mettere insieme il contesto agricolo con i percorsi formativi pensati per bambini così piccini. Insegnanti ed imprenditori agricoli dovranno lavorare assieme per creare un progetto educativo che si basi sulle esperienze che i bambini potranno realizzare all’interno di una fattoria sociale.
Lo scopo? Incoraggiare l’interazione dei più piccoli con la natura che li circonda.
Nel concreto, in cosa consistono questi agrinido e agriasilo?
I percorsi scolastici dovranno essere integrati con laboratori di riciclo creativo, preparazione di prodotti alimentari, osservazione e cura dell’orto.
Sono previste anche esperienze sensoriali in relazione ai profumi e alla manipolazione di fiori e piante, come pure percorsi che insegnano le fasi della natura e le stagioni.
Tutto ciò porterà i più piccoli a comprendere concetti più ampi, come ad esempio la pazienza, ma attraverso la percezione della natura ed esplorando l’ambiente.
Le norme prevedono l’allargamento del termine “fattorie sociali”
Saranno definite “fattorie sociali” anche le masserie didattiche e le organizzazioni di agricoltura sociale, che potranno quindi presentare domanda per svolgere questo genere di attività.
I servizi di agrinido e agriasilo saranno qualificati come servizi di educazione e istruzione che applicano il modello dell’educazione in natura.
I bambini impareranno quindi, oltre ai programmi standard, anche a piantare semini e a raccogliere le verdure che saranno poi utilizzate per il pranzo o per la merenda. Proprio come si faceva un tempo, quando il cibo era tutto a chilometro zero, non si faceva scadere nelle credenze, ma gli si dava il giusto valore.
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