TARANTO – “L’economia dell’arte. La diversificazione economica del territorio” è il tema di una conferenza che si svolgerà venerdì 10 novembre, dalle ore 18.30, nell’ex caserma Rossarol di Taranto (Convento di San Francesco, via Duomo, città vecchia, sede del Dipartimento Jonico dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro). Il convegno è organizzato dal Taranto Opera Festival, dal Dipartimento Jonico dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro e dall’Associazione Musicale Domenico Savino di Taranto.
I relatori, moderati dalla giornalista e scrittrice Tiziana Grassi, discuteranno di come si può fare sviluppo ed economia per il territorio attraverso l’offerta artistica e culturale.
Interverranno: Stefano Vinci, docente di Storia del diritto medievale e moderno, coordinatore del corso di studio magistrale in Giurisprudenza del Dipartimento Jonico dell’Università Aldo Moro di Bari; Nicolaia Iaffaldano, docente di Marketing del turismo presso il Dipartimento Jonico; Pierpaolo De Padova, direttore generale del Taranto Opera Festival; Stefano Murciano, responsabile marketing e sviluppo del Rossini Opera Festival; Nunzia Nigro, project manager Europa InCanto; Gianluca Lomastro, responsabile marketing Taranto Opera Festival e fondatore di Made in Taranto; Catello Miro, presidente Banca di Bari e Taranto; Fabrizio Manzulli, vicesindaco di Taranto e assessore comunale allo sviluppo economico; Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Regione Puglia.
Dall’esperienza di successo del Taranto Opera Festival, che ha riportato l’opera lirica a Taranto, con nuove produzioni ed interpreti di fama internazionale, si avvierà un confronto con altre importanti realtà nazionali: come il Rossini Opera Festival, una realtà significativa, ultraquarantennale, nell’ambito dei festival operistici, e la scuola ed associazione musicale Europa InCanto, i cui progetti sono noti e apprezzati in Italia e all’estero; si discuteranno le strategie di marketing e comunicazione dell’offerta musicale ed artistica, il contributo del mondo universitario per la formazione e l’economia dell’arte; il fondamentale supporto delle istituzioni e delle realtà di credito locali, per giungere ad una proposta condivisa che possa incidere positivamente sul territorio e sul mondo artistico, inteso anche come nuovo settore di lavoro, di sviluppo e di valorizzazione.
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