Aumentano lievemente i matrimoni nel 2022 in Italia e si triplicano le convivenze. E, colpo di scena, al Sud ci si sposa sempre meno, con un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente e al dato nazionale: – 4,5%. Men che meno le seconde nozze, che vedono la Basilicata fanalino di coda nella classifica stilata da Istat nel rapporto su matrimoni, divorzi e unioni civili che fa riferimento al 2022. Ma in generale, nei primi otto mesi del 2023 i dati provvisori indicano una nuova diminuzione dei matrimoni (-6,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Considerando i primi matrimoni, l’incidenza di quelli celebrati con rito civile è del 38,7% ma nel mezzogiorno si registrano le percentuali più basse. Nel 2022, in Italia, Istat però conta 189.140 matrimoni, il 4,8% in più rispetto al 2021 e il 2,7% in più in confronto al 2019, anno precedente la crisi pandemica durante la quale molte coppie hanno rinviato le nozze. Si evidenzia inoltre una crescita marcata delle unioni civili, che salgono del 31% rispetto all’anno precedente, con dati al sud nella media.
Il giorno preferito per sposarsi, per tutti, è il sabato, con quasi la metà delle celebrazioni. La preferenza è particolarmente accentuata nel caso dei matrimoni religiosi e dunque al Sud. Tra i mesi scelti da più coppie, ovunque, si osservano due picchi: uno a inizio settembre, l’altro nella seconda metà di giugno. Le quattro date del 2022 in cui ci si è sposati di più sono 10 settembre, poi 3 settembre, 25 giugno e 18 giugno.
le separazioni nel 2022 sono rallentate ovunque, i divorzi sono stabili. Ma nel Mezzogiorno ci sono più divorzi giudiziali, con picchi in puglia al 41,3%.
Nel censimento Istat, intanto, nel 2022, la popolazione italiana al 31 dicembre è scesa sotto i 59 milioni. l’Italia “perde popolazione e invecchia nonostante il contributo degli stranieri”. Il 51, 2% sono femmine e il 48,8% maschi. Per ogni bambino con meno di 6 anni, ci sono più di 5 anziani.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba