Strage in Iran in occasione dell’anniversario dell’uccisione del generale Qasem Soleimani, capo dei Pasdaran e grande nemico di Israele. Due esplosioni avvenute a Kerman, nei pressi del cimitero in cui è sepolto Soleimani, hanno provocato almeno 103 morti e centinaia di feriti. Sdegno da parte del governo di Teheran, che ha parlato di un “attacco terroristico da parte di mercenari di Stati Uniti e alleati”. “Gli attentatori saranno puniti”, hanno assicurato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e la Guida suprema del Paese, l’ayatollah Ali Khamenei. Proclamata per oggi una giornata di lutto, mentre il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ripartirà questa sera per il Medio Oriente, dove visiterà numerosi Paesi, incluso Israele.
Nell’intera area, intanto, la tensione resta alta dopo l’uccisione di Saleh el-Arouri, numero due di Hamas, durante un raid israeliano in Libano. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha parlato di “evidente attacco di Israele”, mentre gli alleati arabi hanno minacciato pesanti rappresaglie. La Germania, intanto, ha invitato i cittadini tedeschi a lasciare il Libano, mentre l’Egitto ha ufficialmente informato Israele di aver congelato il suo ruolo di mediatore tra lo Stato ebraico e le fazioni palestinesi nei negoziati sugli ostaggi. A riferirlo sono fonti egiziane alla televisione israeliana Kan.
Vincenzo Murgolo
Fonte Radio Norba