Insulti razzisti a Maignan, coro di indignazione in tutta Europa e il sindaco di Udine vuol conferirgli la cittadinanza onoraria

La Redazione

“È una lotta dura, ci vorrà tempo e coraggio ma è una lotta che vinceremo”: lo scrive il portiere del Milan Mike Maignan all’indomani della partita contro l’Udinese, gara interrotta perché sono stati rivolti insulti razzisti al portiere. L’eco dell’episodio sta facendo il giro d’Europa: “Gli eventi accaduti sabato a Udine e a settembre a Sheffield sono totalmente ripugnanti e del tutto inaccettabili” per il presidente della Fifa Gianni Infantino , che ha chiesto il divieto d’accesso allo stadio per i tifosi che lanciano insulti “abominevoli”. Intanto l’Udinese ha preso posizione, come auspicato dallo stesso Maignan e si dice “profondamente dispiaciuta e condanna ogni atto di razzismo e violenza”. Numerosi i messaggi di solidarietà al giocatore del Milan, compreso quello della stella del Paris Saint Germian, Mbappè. Ma la questione ha superato i confini del calcio: “Vergognosi – dice il vicepremier Matteo Salvini – i cori di ieri e spero che il 2024 porti una nuova cultura e un nuovo spirito sportivo negli stadi”. Il sindaco di Udine è andato oltre: “Udine non è razzista e ha una lunga storia di accoglienza – ha detto  Alberto Felice De Toni  – Per questo ho invitato personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan. Proporrò al Consiglio comunale di conferirgli in quell’occasione anche la cittadinanza onoraria”.

Mauro Denigris

Fonte Radio Norba

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