Via libera in Consiglio dei ministri al ddl Beneficenza, la cosiddetta legge Ferragni

La Redazione

Il ddl sulla trasparenza nella beneficenza è “fatto di 4 articoli” e disciplina “l’obbligo di riportare sulle confezioni, anche tramite adesivi, alcune informazioni specifiche tra cui l’importo complessivo destinato alla beneficenza, ovvero il valore percentuale sul prezzo di ogni singolo prodotto”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a margine del consiglio dei ministri che lo ha approvato.  Il provvedimento riguardante la beneficenza varato in Cdm “risponde ai principi della trasparenza e assicura una informazione chiara e non ingannevole” quando i prodotti vengono pubblicizzati e venduti con fini solidaristici. Il provvedimento “non riguarda le attività di produzione vendita e
fornitura da parte degli enti non commerciali per i quali resta vigente quanto previsto dal codice del terzo settore non
riguarda gli enti appartenenti alle confessioni religiose”.

L’obiettivo, ha spiegato, è che “il consumatore sappia con certezza quale parte del ricavato vada a iniziative solidaristiche”. Si stabilisce inoltre che i soggetti, sia produttori di beni che professionisti, debbano “comunicare all’Antitrust che intendono attivare questa attività promozionale e il termine entro cui è stato effettuato il versamento dell’importo”. In caso di violazione degli obblighi è previsto che l’autorità possa sanzionare con sanzioni da 5mila a 50 mila euro e che il 50% ricavato delle eventuali sanzioni serva a iniziative solidaristiche” che saranno stabilite con successivo decreto.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

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