Crollo Firenze, oggi lutto cittadino e regionale. Si cerca l’ultimo disperso

La Redazione

Ricerche senza sosta a Firenze di un operaio ancora disperso nell’incidente sul lavoro nel quale sono morti quattro suoi
colleghi e tre sono stati estratti vivi ma feriti.

Sempre nel corso delle notte era stato recuperato il corpo di un’altra delle vittime già individuate nel tardo pomeriggio di ieri tra le macerie del cantiere di via Mariti. L’incidente è stato causato dal cedimento di una trave che ha provocato un crollo a catena dei solai: otto le persone travolte tra gli operai impegnati nella costruzione di un supermercato Esselunga.
Le operazioni dei vigili del fuoco, impegnati ieri in 50 nelle operazioni di ricerca e scavo, proseguono per trovare
l’ultimo operaio che ancora manca all’appello. Tra le vittime un italiano di 60 anni, Luigi Coclite, di origine nordafricana le altre. Tutti originari della Romania i tre feriti.

Oggi proclamato il lutto cittadino a Firenze – con un minuto di silenzio alle 15, col sindaco Dario Nardella che sarà
presente in piazza della Signoria – e quello regionale in Toscana.

Cordoglio di Mattarella, in una telefonata al sindaco Nardella. La premier Meloni segue l’evolversi della situazione. Esselunga commenta: “Siamo sconvolti”. Esplode la rabbia dei sindacati, che rilanciano sulla sicurezza sul lavoro, con Landini che attacca: “Mille morti, ma il governo ha reintrodotto il subappalto”. La Lega replica: “Sono parole disgustose”. Sono 145 gli incidenti sul lavoro dall’inizio dell’anno in Italia, tre al giorno.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

Next Post

Vacanze, 8 milioni di italiani in montagna dall’inizio dell’anno ma niente “settimana bianca”. Meno neve, più spa ad alta quota

Le mete sono tutte italiane per quasi nove vacanzieri su dieci Sono 8,3 milioni gli italiani che sono andati in vacanza in montagna nei primi tre mesi dell’anno, secondo l’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg, nonostante la poca neve sulle piste. Ma i gusti dei vacanzieri sono cambiati, si […]

Subscribe US Now