Vinse lo scudetto dei record e una Coppa Uefa con i nerazzurri e decise la finale mondiale di Italia ’90
Il calcio piange la scomparsa di Andreas Brehme. L’ex terzino dell’Inter e della Nazionale tedesca è morto all’età di 63 anni a Monaco di Baviera in seguito a un arresto cardiaco nella notte. Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90 è stato un perno della formazione nerazzurra, con cui ha vinto lo “scudetto dei record” nel 1989 e la Coppa Uefa nel 1991, sempre con Giovanni Trapattoni in panchina, e nel 1990 ha deciso la finale mondiale a Roma tra Argentina e Germania Ovest trasformando un calcio di rigore.
IL CORDOGLIO DELL’INTER E DELL’EX COMPAGNO ZENGA – “Un giocatore magnifico, un grande interista. Ciao Andy, per sempre leggenda”, ha scritto sui suoi profili social l’Inter. Il club nerazzurro ha anche annunciato che stasera, nella sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid, la squadra scenderà in campo con il lutto al braccio. Con la maglia nerazzurra, tra il 1988 e il 1992, Brehme è sceso in campo in 154 occasioni, segnando 12 gol e vincendo scudetto, Supercoppa Italiana e Coppa Uefa. “Ciao Amico mio, o come ti chiamavo io “shazzy”, non dovevi farmi questo, non dovevi farci a tutti noi questo”, ha invece scritto su Instagram l’ex portiere dell’Inter, Walter Zenga, compagno di squadra di Brehme negli anni nerazzurri. “Te ne sei andato troppo presto”, si legge, “ma so che da lassù ci proteggerai e come al solito ti metterai lì e tirerai i rigori uno col destro e uno col sinistro”.
LA CARRIERA – Nato ad Amburgo il 9 novembre 1960, Andreas Brehme è cresciuto calcisticamente nella squadra tedesca del Barmbek-Uhlenhorst, allenata dal padre Bernd. Nel 1981 è passato al Kaiserslautern, dove ha militato per cinque anni prima di passare al Bayern Monaco nel 1986. Con la maglia della squadra bavarese ha vinto un campionato tedesco e una Supercoppa di Germania nel 1987, perdendo nello stesso anno la finale di Coppa dei Campioni contro il Porto. Nel 1988 è passato all’Inter insieme al compagno di squadra Lothar Matthaeus, e in quattro stagioni ha conquistato uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Dopo una stagione in Spagna, con la maglia del Real Saragozza, ha chiuso la carriera di nuovo al Kaiserslautern, vincendo il campionato di Seconda divisione nel 1997 e la Bundesliga l’anno successivo. Con la Nazionale, tra Germania Ovest e Germania, ha totalizzato 86 presenze e 8 gol vincendo il Mondiale nel 1990 in Italia, a cavallo tra il secondo posto mondiale nel 1986 e quello europeo nel 1992. A inizio anni 2000 ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando il Kaiserslautern dal 2000 al 2002, l’Unterhaching dal 2004 al 2005 e ricoprendo il ruolo di vice-allenatore dello Stoccarda tra il 2005 e il 2006.
Vincenzo Murgolo
Fonte Radio Norba