Policlinico di Bari, nuove apparecchiature avanzate: migliorano le cure per i pazienti neurologici. E’ l’unico centro al Sud

La Redazione

Migliorare le diagnosi e le terapie per crisi epilettiche, disturbi del sonno e sclerosi multipla, ma non solo. Il Policlinico di Bari, grazie a un nuovo sistema integrato di apparecchiature diagnostiche, potrà migliorare in modo significativo le capacità di individuare e curare i disturbi del sistema nervoso centrale e periferico e le malattie del nervo e del muscolo, le malattie demielinizzante. Grazie a un investimento di 664mila euro in nuove apparecchiature, l’unità operativa di neurofisiopatologia, diretta da Marina De Tommaso, dispone adesso di strumentazioni di ultima generazione per esami neurofisiologici avanzati, unico tra le aziende ospedaliere del sud Italia.
In particolare è stata attrezzata una control room che monitora tutti gli apparecchi di registrazione elettroencefalografica con sistemi di registrazione video simultanea, alcuni fissi negli ambulatori e altri portatili per il pronto soccorso, le rianimazioni o gli altri reparti di degenza, tra cui un elettroencefalografo ad altissima densità con possibilità di registrazioni a 256 canali (rispetto ai 21 tradizionali).
“L’aggiornamento delle attrezzature – spiega De Tommaso – costituisce un importante avanzamento in termini di potenzialità diagnostiche nell’ambito delle patologie neurologiche, del monitoraggio dei pazienti critici anche in ambito operatorio, con uno sguardo anche ai futuri sviluppi terapeutici della stimolazione non invasiva”. Il laboratorio è
anche provvisto di uno stimolatore magnetico di ultima generazione per la stimolazione magnetica trancranica, completo di neuronavigatore per la localizzazione dell’area target, una tecnica non invasiva in fase di studio che utilizza impulsi magnetici per stimolare specifiche regioni del cervello che potrà essere utilizzata sia a fini diagnostici che terapeutici, ad esempio nel trattamento della depressione resistente ai farmaci.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

Next Post

Brindisi, operaio 37enne muore schiacciato da un macchinario. E’ la seconda vittima in dieci giorni in città

Un operaio di 37 anni, Gianfranco Conte, originario di Tuturano, è morto in un incidente sul lavoro avvenutoall’interno dello stabilimento della multinazionale Jindal, nell’area di lavorazione da cui si accede dall’ingresso di viaMacaluso. L’uomo sarebbe stato schiacciato da un macchinario. La dinamica al momento è in corso di approfondimenti da […]

Subscribe US Now