Guerra a Gaza, fonti egiziane: “Dal Cairo grandi progressi nei negoziati”. Ma Israele e Hamas frenano

La Redazione

“Grandi progressi” nei negoziati al Cairo sulla guerra nella Striscia di Gaza con trattative che continueranno nelle prossime 48 ore. È quanto rivelato da fonti egiziane all’emittente Al Qahera.  Ci sarebbe, secondo quanto riferito, “un accordo sui punti principali tra le varie parti”. Le delegazioni di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar lasceranno la capitale egiziana nelle prossime ore, ma è previsto il loro ritorno tra due giorni “per concordare gli articoli dell’articolo finale”. Ottimismo trapela anche dai media israeliani. “Erano mesi che non eravamo così vicini a un accordo”, ha riferito una fonte all’emittente israeliana Channel 12.

Fonti israeliane hanno però ridimensionato la possibilità di un’intesa imminente. “Ancora non vediamo un accordo all’orizzonte”, hanno spiegato, aggiungendo che “la distanza tra le parti è ancora grande e ad ora non c’è stato nulla di rilevante”. Anche una fonte di Hamas, citata dall’emittente Al Jazeera, ha riferito che per ora “non ci sono progressi”, addossando ad Israele la responsabilità di questo.

Sul fronte militare l’esercito israeliano ha annunciato di aver ritirato tutte le truppe di terra combattenti dal sud della Striscia di Gaza dopo circa quattro mesi di forti combattimenti. Secondo i media, solo la Brigata Nahal è rimasta sul posto con il compito di tenere in sicurezza il cosiddetto ‘Corridoio Netzarim’, che attraversa la Striscia, lungo la costa dal confine nord, nei pressi del kibbutz Beeri, fino al sud. Il corridoio in questione, secondo i media, consente all’esercito di condurre raid nel centro e nel nord della Striscia, impedisce ai palestinesi sfollati di rientrare nel nord dell’enclave palestinese e permette alle organizzazioni umanitarie di consegnare gli aiuti direttamente nel nord di Gaza.

Stamattina, intanto, Papa Francesco riceverà in Vaticano i familiari di cinque ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. L’incontro, secondo fonti diplomatiche, avverrà intorno alle 8.30. I familiari sono giunti ieri a Roma insieme al ministro degli Esteri, Israel Katz, che a sua volta oggi incontrerà in Vaticano il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Richard Gallagher. L’incontro con il Pontefice sarà invece riservato ai soli familiari. Nel pomeriggio i familiari degli ostaggi interverranno con il ministro in una conferenza stampa.

Vincenzo Murgolo

Fonte Radio Norba

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