Accelera vertiginosamente il consumo di suolo in Puglia a causa soprattutto di abbandono, cementificazione e impianti fotovoltaici a terra. Tutto questo, insieme ai cambiamenti climatici, nel 2023 hanno fatto perdere alla Puglia il 34% del cibo prodotto.
Lo afferma Coldiretti in occasione della Giornata della Terra che si celebra in tutto il mondo ogni 22 aprile, un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera.
In base all’ultimo rapporto Ispra, Coldiretti fa sapere che in cima alla classifica di suolo consumato in Puglia si posiziona la provincia di Foggia con 313 ettari mangiati, Bari con 136 ettari, Lecce con quasi 116 ettari, la BAT con quasi 74 ettari, Brindisi con oltre 44, Taranto con quasi 35 ettari, per un totale dal 2016 ad oggi di quasi 160mila ettari di suolo consumato.
“A questa situazione – sottolinea la Coldiretti regionale – non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi un terreno agricolo su tre. Va difeso il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne”.
“Il consumo di suolo agricolo a causa degli impianti di fotovoltaico a terra, tra l’altro – aggiunge Coldiretti – minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori, con la multifunzionalità energetica che va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali”.
Gianvito Magistà
Fonte Radio Norba