Dal palco del concerto del primo maggio a Foggia, il rapper Gennarone ha accusato la premier Meloni di aver
riportato in Italia lo “spettro del fascismo” e l’ha offesa usando un linguaggio sessista. Ad assistere al concerto,
oltre a centinaia di cittadini, anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali a cui Fratelli d’Italia ha chiesto di prendere le distanze, parlando di episodio “sconcertante”. Oggi arrivano le scuse via social dell’artista foggiano: “Chiedo pubblicamente scusa e mi sento dissociare chiunque altro, da quanto è accaduto ieri – scrive su Facebook – chiedo scusa innanzitutto alle donne per aver usato un termine ‘sessista’, anche se in un contesto in cui il femminismo nn c entrava nulla. Chi mi conosce sa quanto rispetto nutro verso ogni essere verso ogni essere vivente – prosegue Gennarone – la mia era un’ esortazione all’antifascismo e voleva essere più una provocazione che un’ insulto alla presidentessa del consiglio che tra l altro non conosco personalmente. Non volevo offendere assolutamente le donne”, conclude il rapper.
Gennarone afferma di essere salito sul palco un paio di ore dopo l’inizio del concertone e di aver sottolineato nel suo
discorso di apertura la necessità di versare quattro lacrime. “La prima per tutti i popoli in guerra in ogni angolo del mondo – ricorda – la seconda per i lavoratori, soprattutto per chi perde la vita sui luoghi di lavoro, soprattutto i giovani
deceduti durante i percorsi di alternanza scuola lavoro; la terza per la nostra Italia che sta vivendo l’ombra del fascismo
grazie a Giorgia Meloni – e a questo punto la parola di cui chiedo scusa – e la quarta per la nostra città di Foggia
attanagliata da una malavita che la soffoca”. Il giovane rapper sostiene che la città deve mostrare il suo alto senso civico “non scandalizzandosi per una parola che non voleva di certo essere offensiva nei confronti della presidente
e delle donne in generale, ma per tutti gli episodi di criminalità che avvengono e che spengono il futuro”.
“L’ignobile volgarità della frase proferita contro la premier Giorgia Meloni da un personaggio salito sul palco per esibirsi è un vero e proprio atto di violenza contro il quale ci aspettiamo che gli organizzatori, la sindaca e gli assessori comunali presenti all’evento prendano le distanze”, scrivono in una nota i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Puglia, Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro.
“Gli insulti sessisti e la solita solfa della evocazione dello spettro del fascismo sono la dimostrazione evidente del
clima di tensione che certe frange minoritarie e violente vogliono instillare in un paese che, è bene ricordare, essere
democratico”, continuano i consiglieri regionali. “Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà a Giorgia Meloni – concludono – con la consapevolezza di essere orgogliosamente dalla parte di chi pratica la vita democratica nel presente e costantemente proiettata al futuro, anziché diffondere becera violenza convivendo tristemente con le proprie elucubrazioni e frustrazioni”.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba