La fortuna si sa è cieca. Esattamente 11 mesi fa, il Bari si stava per giocare la promozione sospirata e meritata in serie A, non è andata bene; oggi il Bari si è dovuto giocare la permanenza in serie B.
Nel ritorno play out tra Ternana e Bari (all’andata è finita 1-1 ndr.) i galletti di mister Giampaolo hanno sorpreso tutti vincendo e schiantando gli umbri ad un’umiliante retrocessione in serie C con uno dei risultati più tondi della stagione ed una prestazione in campo monumentale a suggellare un 0-3 che in pochi avrebbero sperato e a cui avrebbero creduto.
Monumentale come la prestazione, l’ennesima prestazione da incorniciare, di capitan Valerio Di Cesare, proprio lui al termine del 1^ tempo a sbloccare il match con un eurogol in semi rovesciata dopo un assist al bacio di Sibilli dalla bandierina.
Partita finita? Macché. Il secondo tempo è stato un lait motiv sempre a favore dei biancorossi con pochi affondi delle fere: Ricci e poi Sibilli hanno messo fine alle ostilità regalando agli uomini di Giampaolo l’agognata salvezza per la permanenza in B.
Lacrime, commozione al termine dei 90′, ora la squadra e la città possono festeggiare, sì riprendersi quello che la sorte aveva tolto ai galletti l’anno scorso in occasione di un’altra finale, ma quella per i play off: fu il Cagliari di mister Ranieri a conquistarsi la massima serie a due giri di lancette dalla fine del match.
Corsi e ricorsi storici a parte, contro la Ternana serviva un’impresa e un’impresa è stata, al netto di una stagione disastrosa dove va raccolto solo il positivo, incassate le critiche e prese tutte le forze fisiche e mentali per ripartire e puntare a qualcosa di più dignitoso per una piazza come Bari che non ha nulla da invidiare ad altre.
Ah, dimenticavamo: Valerio Di Cesare ancora una volta ha mostrato tutto il suo attaccamento alla maglia e ai colori festeggiando, come non poteva immaginare, il suo 41esimo compleanno con un super goal e la salvezza. Un esempio da prendere d’esempio, magari anche per i vertici societari.
Chiosa finale per una Ternana sfortunata, ma con un bel gruppo di giovani che hanno lottato sino alla fine per onorare al meglio la categoria. Sarà serie C per gli umbri, ma da onore delle armi per un pronto ritorno in categorie più rilevanti.
Ora serve chiarezza. La fortuna ha rivolto lo sguardo al Bari, ma non basterà perché come dice un vecchio adagio: “aiutati che Dio ti aiuta”. Urge una presa di posizione da parte dei Delaurentiis per ripartire al meglio, urge che la società programmi bene, con chiarezza e ambizione, che sia multiproprietà o meno. Bari oggi da B maiuscola, ma domani la B deve per forza tramutarsi in A, come nelle migliori fiabe a lieto fine altrimenti anche questo sforzo finale resterebbe vano con capitan Di Cesare a 41 anni, oggi, che non potrebbe essere eterno.
Foto SSC Bari