I soccorritori hanno intercettato questa mattina il segnale di uno dei cellulari dei ragazzi dispersi nel fiume Natisone. Le ricerche si concentreranno in quella specifica zona, anche se non è certo che, nel disperato tentativo di sottrarsi alla piena, lo smartphone sia rimasto addosso al suo proprietario. Si tratta comunque di un elemento utile a beneficio delle decine di soccorritori che stanno operando lungo il corso del torrente, dal ponte Romano fino alla confluenza con il fiume Torre, a propria volta emissario dell’Isonzo. A intercettare il segnale emesso dal cellulare è stato proprio uno dei droni della Protezione civile, una delle apparecchiature impiegate per le ricerche.
I tre giovani, un ragazzo e due ragazze, risultano dispersi in Friuli Venezia Giulia a causa della piena del fiume Natisone.
Per opporsi all’impeto delle acque si sono stretti in un abbraccio lungo minuti. Poi la forza della corrente li ha trascinati via senza riuscire ad afferrare le funi lanciate dai vigili del fuoco.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba