L’autonomia differenziata è diventata legge. Dopo una lunga maratona notturna, con la votazione sugli undici articoli e sugli ordini del giorno, la Camera ha dato il secondo e definitivo sì al disegno di legge. I voti favorevoli sono stati 172, quelli contrari 99 con un’astensione.
Dopo l’approvazione in aula, i deputati del Movimento 5 Stelle hanno intonato l’inno di Mameli e sventolato i tricolori che avevano al collo. “Oggi si consuma il secondo atto di un vergognoso scambio fatto sulla pelle delle italiane e degli italiani”, ha affermato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, secondo cui l’urgenza del governo è “quella di ottenere lo scalpo del Sud”.
La maggioranza, dal canto suo, ha ricordato le volte in cui la riforma è stata affrontata e richiesta anche dal centrosinistra. “Bastava che la faceste voi la legge, se eravate così capaci. Non eravate in grado di scrivere come si poteva applicare questa norma?”, ha dichiarato in aula Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia.
Ieri, intanto, il Senato ha approvato il disegno di legge sul premierato con 109 sì, 77 no e un astenuto. “Primo passo avanti, rafforza la democrazia”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Le opposizioni, con le sole eccezioni di Italia Viva e Azione, sono invece scese in piazza contro il provvedimento, che ora dovrà essere approvato anche dalla Camera.
Vincenzo Murgolo
Fonte Radio Norba