“Pirandello e Ungaretti, vi invidio”. E’ soltanto uno dei commenti su X per le tracce proposte agli
studenti impegnati oggi nella prima prova degli esami di maturità, quella di italiano. La guerra e la sofferenza nella poesia ‘Pellegrinaggio’ di Ungaretti, gli effetti del progresso tecnologico in Pirandello, l’ ‘elogio dell’imperfezione’ da un libro di Rita Levi Montalcini e riflessioni sull’uso dell’atomica in un testo dello storico Giuseppe Galasso. Poi ancora la ‘riscoperta del silenzio’, da un brano della giornalista Nicoletta Polla-Mattiot e l’importanza e il senso del diario
nell’era digitale, partendo da un testo di Maurizio Caminito, e infine il valore del patrimonio culturale da un testo della
costituzionalista Maria Agostina Cabiddu.
Sui social sono tanti i messaggi degli studenti che scrivono che l’accoppiata di autori proposta lo scorso anno, Moravia e Quasimodo, era di gran lunga più ostica rispetto a quella scelta per la Maturità 2024.
“Parlare ai giovani lo considero davvero un grande privilegio, anche solo arrivare a uno di loro. Il futuro è nelle loro mani e dobbiamo affidarci a loro per cambiare, se qualcosa non ci piace – è il commento di Nicoletta Polla-Mattiot – quindi è bene proporre loro i migliori temi possibili. È anche una bella responsabilità”.
Per Piera Levi Montalcini, nipote di Rita, “è un tema caro a mia zia. Mi sembra che ci sia bisogno non solo da parte dei ragazzi che stanno cercando il loro futuro, ma anche dagli adulti, di capire che il mondo è complesso. Bisogna lasciare liberi i nostri figli – prosegue la nipote del premio Nobel per la Medicina nel 1986 – bisogna lasciare che provino, sbaglino e imparino dall’errore e che l’errore non sia più visto come un fallimento ma come un momento di crescita. Oggi i ragazzi che sbagliano si sentono in colpa, a noi quando sbagliavamo ci dicevano ‘un’altra volta non ti capita più’”.
La riflessione di Maurizio Caminito nell’articolo “Profili, selfie e blog”, pubblicato nell’autunno del 2014, è al centro di una delle tracce proposte ai maturandi e riguarda il mutamento che, negli ultimi anni, ha subito la scrittura diaristica a causa dell’affermazione dei blog e dei social. Le diverse forme letterarie mutano e si adattano alle esigenze, ai bisogni, alle problematiche dell’epoca che devono raccontare e descrivere; nessuna forma letteraria, riflette l’autore, ha subito una mutazione pari a quella del diario nell’era contemporanea, ossia quella della rivoluzione digitale.
Una curiosità: nelle tracce della prima prova della maturità quest’anno ci sono tre donne: Rita Levi Montalcini, Nicoletta Polla Mattiot e Maria Agostina Cabiddu.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba