Iran, Corte suprema annulla la condanna a morte del rapper Salehi. Era stato giudicato colpevole di “corruzione” per i testi delle sue canzoni

La Redazione

La Corte suprema dell’Iran ha annullato la condanna a morte del rapper iraniano Toomaj Salehi. Ad annunciarlo è stato il suo avvocato, Amir Raisian. Salehi, sostenitore delle proteste democratiche nel Paese, è stato giudicato colpevole di “corruzione” per i testi delle sue canzoni.

Il legale ha aggiunto che, secondo la sezione 39 della Corte suprema, il caso sarà rinviato ad un altro tribunale per un riesame. “La Corte”, ha scritto Raisian sul proprio profilo X, “ha anche annunciato che la precedente condanna a sei anni e tre mesi di carcere di Salehi non era stata legale a causa dell’esistenza di altre sentenze”. Il rapper è stato imprigionato e condannato a morte con l’accusa di “corruzione sulla terra” per il suo sostegno al movimento ‘2022 Donna, vita e libertà in Iran’ e anche per le sue canzoni, che criticavano apertamente il sistema della Repubblica islamica.

Vincenzo Murgolo

Fonte Radio Norba

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