Italia agli ottavi in extremis. Zaccagni regala la qualificazione agli azzurri

La Redazione

Sabato alle 18 la sfida contro la Svizzera

Il gol di Zaccagni a tempo ormai scaduto regala agli azzurri il pareggio contro la Croazia e il secondo posto nel girone e la qualificazione diretta agli ottavi di finale senza dover sperare nel ripescaggio tra le migliori terze. Dramma per la Croazia, passata dal secondo al terzo posto quando la qualificazione sembrava ormai acquisita. Sabato alle 18 gli azzurri affronteranno la Svizzera a Berlino, luogo che riporta alla mente i fasti del trionfo mondiale del 2006.

SPALLETTI CAMBIA TRE PEDINE. LA CROAZIA RUOTA INTORNO A MODRIC – Spalletti si presenta a questa partita cambiando modulo (dal 4-2-3-1 al 3-5-2) e tre interpreti: in porta Donnarumma, il trio Di Lorenzo-Bastoni-Calafiori in difesa, Darmian e Dimarco sulle fasce con Barella, Jorginho e Pellegrini in mezzo al campo e il tandem Raspadori-Retegui in attacco. Fuori, dunque, Chiesa, Frattesi e Scamacca, tutti e tre titolari contro Albania e Spagna. La Croazia del commissario tecnico Dalic si presenta con lo stesso modulo delle precedenti partite, il 4-3-3, ma con alcune novità nell’undici di partenza: davanti al portiere Livakovic la difesa è composta da Stanisic, Sutalo, Pongracic e Gvardiol, a centrocampo confermato il trio Modric-Brozovic-Kovavic e in attacco spazio a Kramaric con Sucic e Pasalic a sostegno. Direzione di gara affidata all’olandese Makkelie.

MEGLIO LA CROAZIA IN AVVIO, POI BUONA ITALIA — È la Croazia a rendersi pericolosa per prima al 5’ con Sucic, la cui conclusione viene respinta in calcio d’angolo da Donnarumma. Al 21’ cross di Calafiori da sinistra e colpo di testa di Retegui, ma il pallone viene deviato in angolo da un difensore croato. Al 27’ è Bastoni a chiamare Livakovic alla grande parata colpendo di testa su cross di Barella. Alla mezz’ora la difesa azzurra ha non poche difficoltà nel liberare l’area dopo la respinta di Donnarumma su un tiro-cross di Modric. Al 36’ Pellegrini entra in area e calcia, ma Livakovic blocca a terra. È l’ultima occasione del primo tempo, che si chiude sullo 0-0.

MODRIC-GOL, POI APOTEOSI ZACCAGNI ALLO SCADERE — La ripresa si apre con un cambio per parte: Budimir per Pasalic nella Croazia e Frattesi per Pellegrini nell’Italia. Al 7’ l’arbitro Makkelie, dopo una revisione Var, punisce con il calcio di rigore un fallo di mano di Frattesi. Dal dischetto Modric si fa ipnotizzare da Donnarumma, ma sul prosieguo dell’azione il numero 10 del Real Madrid ribadisce in rete una corta respinta del portiere azzurro su un tap-in ravvicinato di Budimir. Spalletti corre subito ai ripari inserendo Chiesa al posto di Dimarco. Azzurri vicini al pari al 17’ ancora con Bastoni, che di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo manca di poco il bersaglio. Alla mezz’ora Spalletti gioca la carta del doppio centravanti inserendo Scamacca al posto di Raspadori, mentre poco dopo Fagioli e Zaccagni rilevano Jorginho e Darmian. Al 41’ Chiesa mette al centro da destra, ma né Frattesi né Scamacca riescono ad arrivare sul pallone. Nel finale gli azzurri si lanciano in avanti e al 97’ i loro sforzi vengono premiati: percussione centrale di Calafiori e assist per Zaccagni, la cui conclusione a giro non dà scampo a Livakovic. È il gol che regala la qualificazione all’Italia e getta nella disperazione la Croazia. Sabato alle 18 gli azzurri si giocheranno il passaggio ai quarti contro la Svizzera.

Vincenzo Murgolo
(Foto: pagina Facebook della Nazionale italiana di calcio)

Fonte Radio Norba

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