Comunali, il centrosinistra vince i ballottaggi nelle grandi città. Affluenza in forte calo rispetto al primo turno

La Redazione

Il centrosinistra ha vinto i ballottaggi in tutti i cinque capoluoghi di regione al voto nelle giornate di domenica e lunedì. La coalizione progressista si è confermata a Firenze e a Bari e ha conquistato Perugia, Potenza e Campobasso.

A Bari Vito Leccese, con il 70,27% delle preferenze, ha battuto lo sfidante Fabio Romito, fermatosi al 29,73%. A Potenza successo per Vincenzo Telesca, che con il 64,92% ha avuto la meglio sul candidato sullo sfidante di centrodestra, Francesco Fanelli (35,08%). A Firenze Sara Funaro ha ottenuto il 60,6% dei voti, avendo così la meglio nei confronti del candidato di centrodestra, Eike Schmidt, fermatosi al 39,4%. A Campobasso successo per Marialuisa Forte, che con il 51% ha battuto lo sfidante Aldo De Benedittis del centrodestra (49%). Il centrodestra, invece, si conferma a Lecce, con il successo di Adriana Poli Bortone (50,69%) nei confronti del sindaco uscente Carlo Salvemini (49,31%), e a Caltanissetta, dove Walter Tesauro (52,4%) ha battuto la sfidante di centrosinistra, Annalisa Petitto (47,6%).

In totale, tra primo turno e ballottaggi, il centrosinistra ha conquistato sei capoluoghi di regione al voto (Cagliari al primo turno, Bari, Potenza, Campobasso, Firenze e Perugia al ballottaggio). Per quanto riguarda i Comuni capoluogo di provincia, la coalizione progressista ha vinto in 17, il centrodestra in 10, mentre in altri due si sono affermate liste civiche. Nei Comuni con più  di 15mila abitanti, invece, le vittorie del centrosinistra sono state in tutto 111, quelle del centrodestra 80, in tre ha vinto il Movimento 5 Stelle e in 35 hanno vinto candidati civici. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha parlato di “vittoria storica per il partito e il campo progressista”. “Le città”, ha sottolineato la leader Dem, “hanno bocciato la destra che governa e mandato un messaggio chiaro a Giorgia Meloni. Basta tagli alla sanità, basta ai salari bassi e no all’autonomia differenziata”.

A colpire, però, è stato il forte astensionismo. Ai ballottaggi ha votato il 47,7% degli aventi diritto, mentre al primo turno aveva votato il 62,8%. La regione con la più alta affluenza per i ballottaggi è stata l’Umbria (58,5%), quella con la più bassa è stata invece la Liguria (40,45%).

Questa tornata elettorale ha anche visto una massiccia affermazione da parte delle donne. Sono sei su 14, infatti, le prime cittadine elette al ballottaggio. Si tratta di Adriana Poli Bortone a Lecce, Maria Luisa Forte a Campobasso, Sara Funaro a Firenze, Vittoria Fernandi a Perugia, Laura Nardi ad Avellino e Valeria Cittadin. Al primo turno avevano vinto Elena Carnevali a Bergamo e Ilaria Bugetti a Prato. Per quasi tutte le città al voto si tratta della prima volta con una donna alla guida del Comune. Solo Adriana Poli Bortone ha già governato Lecce tra il 1998 e il 2007.

Vincenzo Murgolo

Fonte Radio Norba

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