Sarebbero almeno 25 i deputati democratici Usa pronti a chiedere a Joe Biden di rinunciare alla candidatura se si mostrasse ancora traballante. Lo fanno sapere i media Fox e Newsweek citando Reuters. L’attenzione è concentrata sull’intervista di Biden a Abc per capire come il presidente riesce a “gestire una rapida successione di domanda”. E la vicepresidente Kamala Harris sarbbe la migliore alternativa per sostituire Biden. Reuters cita sette fonti della campagna di Biden, della Casa Bianca e del Democratic National Committee. Alcuni democratici influenti hanno proposto
alternative a Harris, ipotizzando i nomi dei governatori di California e Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer. Ma, secondo le fonti di Reuters, escludere Harris è impossibile perché lei erediterebbe i fondi raccolti da Biden e la rete della sua campagna. Mentre il Washington Post scrive che lo stesso ex presidente Obama ritiene ‘ancora più in salita’ la strada di Biden ed è ‘da tempo preoccupato dalla possibilità che il suo partito non riesca a battere Trump in novembre’.
In ogni caso, per la Cnn, né Kamala Harris né alcuni dei governatori evocati in questi giorni come alternativa a Biden superano Donald Trump in un ipotetico duello, almeno per ora. E’ quanto emerge da un sondaggio della rete televisiva americana tra gli elettori registrati, dove il presidente è indietro di sei punti rispetto al tycoon (43% a 49%). Ma Trump è in vantaggio anche con Harris (47% a 45%), il governatore della California Gavin Newsom (48% a 43%), il segretario ai Trasporti Pete Buttigieg (47% a 43%) e la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer (47% a 42%).
Intanto il candidato indipendente Robert F Kennedy Jr si difende dall’accusa di aver aggredito sessualmente la babysitter dei suoi figli alla fine degli anni 90 contenuta in un articolo di Vanity Fair. “Spazzatura”, ha liquidato la storia il candidato. Secondo la rivista, quando aveva 23 anni il nipote di Jfk palpeggiò Eliza Coonet, una giovane neolaureata assunta come baby-sitter e come sua assistente. Kennedy ha ammesso di “non essere un santo” e di aver avuto “una giovinezza molto turbolenta” ma ha negato la violenza. Nell’articolo si parla anche delle sue tante relazioni extraconiugali e della sua strenua difesa di un cugino, Michael Skakel, che era stato condannato per l’omicidio di una ragazza di 15 anni a Greenwich, in Connecticut.
Il candidato ha accusato Vanity Fair di essere in combutta con il partito democratico ed è tornato su un’altra accusa
contenuta nell’articolo, quella di essersi fotografato in Corea del Sud con un cane arrosto e di aver poi deriso la cultura del Paese con un amico. “La foto è stata scattata in Sud America e quello non era un cane ma una capra”, ha sostenuto Rfk.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba