Francia, è rivoluzione a sinistra. Le Pen terza dopo Macron. Scontri e tensioni durante i festeggiamenti nelle città

La Redazione

E’ svolta a sinistra, inaspettatamente, in Francia. Il Nuovo fronte popolare, l’alleanza che si è formata per contrastare l’avanzata del Rassemblement National al secondo turno delle elezioni legislative francesi, ha conquistato il maggior numero dei seggi alla prossima Assemblée Nationale, composta in tutto da 577 deputati. Quelli del Nfp saranno 182. E’ quanto risulta dai dati definitivi sulle elezioni diffusi dal ministero dell’Interno. La formazione centrista a sostegno del presidente Emmanuel Macron, Ensemble, ne ha ottenuti 168 mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen alleato con una parte dei Republicains guidati dal presidente del partito Eric Ciotti è terzo con 143 deputati eletti. Secondo i calcoli del quotidiano Le Monde, all’interno del Nouveau Front Populaire, la France insoumise di Jean-Luc
Mélenchon è la più rappresentata con 74 eletti ai quali si aggiungono 3 “dissidenti” del partito. Il Partito socialista avrà 59 deputati e gli Ecologisti 28. Il partito comunista ha eletto 9 parlamentari e Generation.s 5.

Si contavano i seggi mancanti a Marine Le Pen per la maggioranza assoluta ed è invece clamorosamente la gauche a trionfare, con il capo de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, a rivendicare il governo: “Siamo pronti, Macron riconosca la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”. Macron e la sua maggioranza uscente non crollano, com’era stato previsto, ma arrivano addirittura secondi davanti all’estrema destra del Rassemblement National di Le Pen, la grande sconfitta dopo il patto di desistenza siglato nei giorni scorsi contro di lei.
“La nostra vittoria è soltanto rinviata – ha detto la leader del Rn – la marea sale, stavolta non è salita abbastanza alta ma continua a salire. Ho troppa esperienza per essere delusa da un risultato nel quale noi raddoppiamo il numero di deputati”, sono state le sue poche parole nella notte che doveva segnarne il trionfo e l’inizio della lunga marcia verso il 2027.

La prima reazione giunta dall’Eliseo è stata la rivendicazione da parte di Macron, per settimane sotto il fuoco delle critiche a 360 gradi, della scelta di sciogliere l’Assemblée Nationale: “L’affluenza – a livello record del 67% – dimostra che i francesi dovevano esprimersi”. Subito dopo, dall’entourage del presidente è arrivato un invito alla “prudenza”, poiché i risultati non garantiscono di poter creare “una coalizione coerente”.

Ma la festa per la vittoria della sinistra alle elezioni legislative in Francia si è trasformata in una serata di scontri e cariche tra manifestanti, black block e poliziotti a Place de la République a Parigi, mentre incidenti si sono registrati anche in altre città del Paese con almeno un agente ferito dal lancio di una molotov, come a Rennes e Nantes, dove diverse migliaia di persone si sono radunate dopo aver esultato per i risultati delle elezioni legislative.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

Next Post

Autonomia differenziata, il fronte del “no” si allarga, con cinque regioni che si preparano a richiedere il referendum

Il fronte del no all’autonomia differenziata sta per mobilitare anche cinque Regioni che entro il mese dovrebbero formalizzare la richiesta di referendum contro la riforma: Campania (oggi), Emilia Romagna (domani) e poi Sardegna, Puglia e Toscana. Per aggirare l’ostacolo dell’inammissibilità, insieme al quesito abrogativo tout court, si sta consolidando l’ipotesi […]

Subscribe US Now