Morgan di nuovo nei guai, a processo per stalking. Stop ai contratti con Warner e Rai

La Redazione

La presunta vittima è la ex, adesso compagna di Calcutta, che lo ha denunciato nel 2020

Si torna a parlare di Morgan, di nuovo nei guai. Il musicista è a processo per maltrattamenti e stalking nei confronti della ex fidanzata Angelina Schiatti, ora compagna di Calcutta, che lo ha denunciato nel 2020. Prossima udienza, al
tribunale di Lecco, il 13 settembre. La presunta vittima lamenta le lungaggini della giustizia. E interviene anche Calcutta, parlando di “fatti atroci” e “persecuzione”. La vicenda è venuta fuori dopo che Selvaggia Lucarelli, sul Fatto Quotidiano, ha portato all’attenzione dei lettori la vicenda, pubblicando anche degli stralci di messaggi e chat. E arrivano le prime conseguenze per Marco Castoldi: scaricato sia dalla Rai, che aveva messo in cantiere un programma con lui per l’autunno, “In arte Morgan”, sia dalla casa discografica Warner Music Italia.
La vicenda risale al 2020, quando Angelica Schiatti, anche lei cantautrice, che ha avuto una frequentazione con Morgan,
decide di denunciarlo per messaggi, minacce e revenge porn. Morgan infatti, come testimonia Selvaggia Lucarelli sul
quotidiano, avrebbe insultato e minacciato ripetutamente la sua ex, anche diffondendo tra amici e collaboratori immagini private e intime, non risparmiando neppure i familiari e il nuovo compagno. Morgan, secondo il racconto, avrebbe anche ingaggiato due persone per individuare la casa bolognese dove si era trasferita la ragazza per riportarla a lui e picchiare Calcutta. Scatta il codice rosso, quello che dovrebbe tutelare le donne vittime di stalking, agli uffici della procura di Monza, che successivamente chiede il rinvio a giudizio dell’artista. L’incompatibilità territoriale sollevata dagli avvocati della difesa sposta però il procedimento a Lecco. Nel frattempo non sono vengono emesse misure cautelari a carico di Morgan il cui rinvio a giudizio arriva solo a ottobre 2023.
“Sono stata in silenzio quattro anni e continuerò a restarci (tanto sono i fatti che parlano per me) sperando che la
giustizia possa fare il suo corso in tempi umani. Mi sono sentita e mi sento molto sola e abbandonata dalle istituzioni.
Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe MAI essere lasciata sola”, ha scritto sui social la ragazza. A sua difesa anche Calcutta che, sempre via social, si scaglia contro Morgan, senza mai nominarlo. “Vi assicuro che i fatti atroci riportati sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi”, sottolinea il cantautore di Latina su Instagram, che se la prende anche con la Warner – prima che questa facesse un passo indietro – che “ha deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei
fatti. Per questo mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta. Le canzoni
che scrivo non saranno più disponibili per gli/le interpreti del loro roster, e tutti i suoi dipendenti non sono più i benvenuti ai miei concerti. Non sarà un piacere neanche incontrarli per strada sinceramente perché chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice. Guardatevi dentro”.
A stretto giro è arrivata la posizione dell’etichetta che “alla luce dei contenuti e dei messaggi emersi dà mandato ai propri legali per interrompere il rapporto contrattuale in corso con l’artista Morgan lasciando che la questione sia dibattuta nelle giuste sedi”. Segue a ruota la Rai che precisa ufficialmente che “al momento non ha in essere alcun contratto con l’artista. Era stato annunciato un progetto che non è stato perfezionato. Anche in considerazione di questo, non era prevista la sua presenza alla presentazione dei palinsesti il prossimo 19 luglio a Napoli”.

Nella notte i messaggi social di Morgan. “Oggi piacciono i mostri, se il mostro fossi io vi piacerei”.Senza mai citare in maniera diretta la vicenda, il cantante in un lungo post di solo testo scrive: “Bestie violenti e misantropi untori e boia stiano da parte di starfuckers e mafiosi, esseri umani e persone dotate di anima stiano con me”. Il musicista invita a non intraprendere ‘nessuna guerra ai mostri: hanno un dispositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla’.
‘In non vi piaccio – prosegue – perché gli angeli non piacciono ai mostri. Gli angeli stiano con me – è il suo appello
– i mostri con loro’. Poi, al termine del post, parla di ‘menzogna, tradimento, ricatto’. E conclude: ‘A voi la scelta’.

“Ancora una volta ci troviamo di fronte alla solita situazione, di cui pagano le conseguenze, involontariamente, tante donne che hanno il coraggio di denunciare”. Lo dicono le fondatrici di Una Nessuna Centomila, Giulia Minoli, Celeste Costantino e Lella Palladino.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

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