Per ogni istante, ogni giorno e ogni attimo che sto vivendo, grazie mille! Con l’intro di una delle sue più grandi hit si è concluso ieri sera allo stadio San Nicola il tour “Max Forever”, il tour tanto atteso e tanto voluto da uno dei volti più noti e umili del panorama pop musicale italiano, Max Pezzali ben conosciuto anche con lo pseudonimo della sua ex band “883”.
Un viaggio musicale, un percorso emozionante, un tuffo nei ricordi di un artista che ha segnato la storia musicale di questi ultimi 30 anni, ma non solo la sua ma anche quella dei suoi tantissimi fans che hanno letteralmente riempito di gioia e sana nostalgia le gradinate dello Stadio San Nicola di Bari.
33.422 i presenti; 33 mila cuori che all’unisono hanno battuto a ritmo di sei un mito, rotta per casa di Dio, nord, sud, ovest, est, hanno ucciso l’uomo ragno, come mai e tantissimi altri successi targati 883 e Max.
Più di 2 ore e mezza di musica; giochi di luce su un palco che ha richiamato i principali simboli degli anni ’90, gli anni dei migliori successi, dei simboli pop e quindi si sono rivisti come se il tempo non fosse mai passato: personaggi manga, il pallone da calcio, la ragnatela dell’uomo ragno, le musicassette e tanti altri a celebrare un uomo che ha mostrato tutta la sua genuinità, gratitudine e umiltà, merce rara ultimamente.
Bari dal canto suo ha risposto alla grande: stadio pieno e occhi lucidi intrisi di amore, tutto condito con gioia e entusiasmo nonostante la torrida serata, ma nemmeno il caldo ha frenato la gente accorsa da ogni dove del sud dello stivale per assistere non ad un concerto, ma ad una grande festa da nord, sud, ovest, est parafrasando una sua nota canzone.
Grazie mille. Un grazie mille che non ha soltanto fatto da giusto sipario, ma che è stato declinato nei modi e nella maniera più completa possibile e se l’omonima canzone non è bastata, ci ha pensato Max al microfono a ringraziare gli oltre 100 tra maestranze, tecnici e cast tecnico e artistico che hanno fatto da braccio dx all’artista durante questo tour… Forever oltre ai tanti presenti nell’astronave di Renzo Piano.
Grazie mille Max, la gente è esplosa di amore; grazie mille Max perché la musica di oggi ha tanto bisogno di quella umile spontaneità, anche “goffa” (detto simpaticamente ndr.) per far emozionare, per far ricordare i tempi che furono dove bastava poco per essere felici e per sentirsi un mito come un bambino, quel “bambino” di 56 anni che ha commosso un’intera popolazione musicale…GRAZIE MILLE da nord, sud, ovest est FOREVER!