Spari contro Trump durante un comizio, l’ex presidente ferito a un orecchio: “Non mi arrenderò mai”

La Redazione

“Non mi arrenderò mai!”. Sono le parole contenute in un messaggio inviato da Donald Trump ai suoi sostenitori dopo l’attentato subìto ieri sera durante un comizio elettorale a Butler, in Pennsylvania, in vista delle elezioni presidenziali che lo vedono candidato per il Partito Repubblicano. Il tycoon è rimasto ferito a un orecchio e poche ore dopo l’agguato è stato visto scendere dal suo aereo senza aiuto. A sparare è stato un 20enne del posto, Thomas Matthew Crooks. Il giovane è stato poi ucciso da un cecchino del Secret Service subito dopo aver sparato. Nell’agguato, però, uno spettatore è rimasto ucciso e altri due sono stati feriti in modo grave. Crooks, secondo quanto riportato dal Washington Post, era un repubblicano. Il giornale americano ha citato i registri degli elettori dello Stato della Pennsylvania. L’attentatore, secondo quanto ricostruito, indossava una tuta mimetica e ha esploso diversi colpi con un fucile semiautomatico da un tetto a non meno di 150 metri dal palco su cui si trovava l’ex presidente.

“Non c’è posto per la violenza in America”, ha dichiarato il presidente uscente, Joe Biden, rientrato subito alla Casa Bianca e messosi in contatto con il tycoon. “Incredibile che un atto del genere avvenga nel nostro Paese”, ha invece commentato Trump, che ha poi aggiunto di voler comunque partecipare alla prossima convention americana, che inizierà domani a Millwaukee. Le forze dell’ordine federali, statali e locali americane sono in massima allerta con modifiche alle misure di sicurezza. Il piano, secondo quanto riferito da diversi funzionari delle forze dell’ordine, prevede l’espansione del perimetro della kermesse e la creazione di zone cuscinetto intorno agli eventi. L’attentatore era infatti al di fuori del perimetro del Secret Service quando ha aperto il fuoco. È invece ai massimi livelli, come già dallo scorso 7 ottobre, il dispositivo di sicurezza a presidio degli obiettivi sensibili in Italia. L’attenzione maggiore riguarda ambasciate e luoghi diplomatici americani, ma anche accademie e università statunitensi presenti sul territorio italiano.

Condanna unanime dell’accaduto anche da parte degli altri leader mondiali. “L’attentato contro Donald Trump è motivo di grave allarme e forte indignazione”, ha dichiarato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. “La violenza che, da qualche tempo, ha ripreso a manifestarsi in ambito politico”, ha aggiunto il Capo dello Stato, “è uno sconcertante sintomo di deterioramento del tessuto civile e del pericoloso rifiuto del confronto, del dialogo e del rispetto della vita democratica. Auguro a Donald Trump e agli altri feriti un pronto ristabilimento ed esprimo cordoglio per il cittadino rimasto vittima di questo intollerabile gesto di odio”. “Gli Stati Uniti, grande democrazia”, ha concluso Mattarella, “risponderanno certamente con vigore a ogni concezione di violenza”. “Prevalga il dialogo sull’odio”, ha invece commentato la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha rivolto i propri “auguri di buona guarigione” a Trump, parlando di “una tragedia per le nostre democrazie”. Di “crimine odioso” che “mostra quanto siano serie le sfide globali alla democrazia” ha invece parlato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Era ovvio per tutti gli osservatori esterni che la vita di Trump fosse in pericolo”, è invece il commento del Cremlino, citato dall’agenzia di stampa Tass. Il presidente russo, Vladimir Putin, secondo il suo portavoce, Dmitri Peskov, non ha in programma di chiamare Trump. Il segretario generale uscente della Nato, Jens Stoltenberg, su X, si è detto “scioccato dal tentato omicidio dell’ex presidente Trump”. “Gli alleati della Nato”, ha aggiunto, “sono uniti per difendere la nostra libertà e i nostri valori”.

Vincenzo Murgolo

Fonte Radio Norba

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