Sui social si faceva chiamare zia Martina. Era il nome in codice di una maestra delle scuole elementari che oggi il Tribunale di Bari ha condannato a sette anni e tre mesi di carcere e al pagamento di una multa da 75mila euro. L’accusa è di aver adescato attraverso i social network e nelle chat, minorenni con i quali avrebbe avuto rapporti sessuali in un b&b nel centro di Bari, facendosi filmare. La notizia è riportata da alcuni quotidiani locali. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni.
Nel 2021 la donna finì agli arresti domiciliari quando insegnava in una scuola del nord Italia e fu sospesa dall’incarico. Risponde di due episodi di produzione di materiale pedopornografico e di una presunta vicenda di corruzione di minorenne. Il Tribunale ha disposto nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture pubbliche e private frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni per la durata di un anno dopo aver scontato della condanna. In un’altra contestazione. La donna è stata assolta “perché il fatto non sussiste”. Le indagini partirono in seguito alle denunce presentate ai carabinieri dai genitori delle presunte vittime.
Anna Piscopo
Fonte Radio Norba