Con la morte di Rita Fasanella, 86enne rimasta uccisa dall’incendio divampato martedi pomeriggio in zona Lido Silvana, marina di Pulsano, nel tarantino, si aggrava la posizione del 67enne ai domiciliari perché ritenuto responsabile di aver appiccato il fuoco. Tre i feriti, oltre alla vittima e danni enormi a vegetazione, abitazioni, negozi, stabilimenti balnearie spiagge libere che erano affollate da turisti e bagnanti. Oltre all’accusa di incendio doloso per cui l’uomo era stato fermato dai carabinieri forestali, ora viene ipotizzato anche il reato di morte come conseguenza di altro reato.
L’uomo, a quanto si è appreso, in lacrime avrebbe spiegato agli inquirenti di aver acceso il fuoco per bruciare le sterpaglie da un terreno comunale nei pressi della sua proprietà ma poi ne avrebbe perso il controllo. Oggi si è svolta l’udienza di convalida dinanzi al gip Rita Romano. Nelle prossime ore sarà affidata l’autopsia.
Il presunto piromane è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e a una serie di riscontri investigativi.
“Le tecniche e procedure utilizzate per l’individuazione dell’origine e delle dinamiche degli incendi ci permettono di
effettuare approfondite indagini e, sempre più spesso come in questo caso, di individuare gli incendiari”, ha dichiarato il comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Taranto, tenente colonello Antonio Santaniello, aggiungendo inoltre che “è importante che anche ogni cittadino faccia la propria parte, segnalando tempestivamente ai numeri di emergenza 1515 o 112 gli incendi e qualsiasi elemento utile ai fini delle indagini, così da scongiurare danni irreparabili e rendere più agevole il lavoro di noi investigatori nella ricerca dei colpevoli”.
Lo stesso sindaco di Pulsano, Piero D’Alfonso, già da martedì scorso chiede a Governo e Regione maggiore prevenzione e di effettuare controlli più stringenti, elevando sanzioni ai cittadini che non rispettano i divieti. “Se fosse successo di notte sarebbe stata una strage – ha detto ai microfoni di Radio Norba – serve un piano di prevenzione e una postazione per i canadair in Puglia, perché i soccorsi siano più tempestivi”.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba