Nel 2023 l’Italia è medaglia d’argento tra i principali Paesi europei per la donazione di organi: si tratta di quasi 30 donatori ogni milione di abitanti, dietro alla Spagna (leader mondiale con 48.9) ma davanti a Francia (26,3), Regno Unito (21,3) e Germania (11,4). Sono i dati forniti dall’ultimo Report della Rete nazionale trapianti, pubblicato sul sito del Centro nazionale trapianti. E il Policlinico di Bari è il primo centro in Italia per trapianti di cuore.
Soddisfatto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che plaude alla “generosità degli italiani e all’eccellenza del nostro sistema trapiantologico per qualità degli interventi e sicurezza dei processi”. “Continuiamo a promuovere la cultura
della donazione, rafforzando le iniziative di comunicazione e le collaborazioni strategiche come quella tra il ministero, il
Centro Nazionale Trapianti e Anci che abbiamo rinnovato anche quest’anno per incentivare la dichiarazione di volontà di donare organi e tessuti al rilascio o al rinnovo della carta di identità”, ha detto ancora Schillaci.
Il report, che approfondisce i dati preliminari pubblicati nel gennaio scorso, conferma che il 2023 è stato l’anno migliore di sempre per donatori segnalati (3.092, +16,2% sul 2022), donatori utilizzati (1.667, +14,2%) e trapianti effettuati (4.466, +15,2%). Di questi, 198 sono stati realizzati attraverso programmi di urgenza nazionale, mentre 197 trapianti hanno riguardato pazienti pediatrici.
Particolarmente numerosi i trapianti da donatore a cuore fermo: sono stati 444, il doppio dell’anno scorso. La crescita complessiva dell’attività di donazione e trapianto si è tradotta in un leggero calo del numero di pazienti in attesa di ricevere un organo: al 31 dicembre 2023 erano 7.941, di cui il 76% aspettava un rene, contro gli 8.112 a fine 2022.
Tra i centri di trapianto, è stata la Città della salute e della scienza di Torino a realizzarne il maggior numero (457), confermandosi al primo posto per quanto riguarda l’attività di trapianto di rene e fegato. Segue l’Azienda ospedaliera
universitaria di Padova (435), leader nazionale nei trapianti di polmone e pancreas, mentre al terzo posto c’è il Policlinico Sant’Orsola di Bologna (322). Spicca tra i centri meridionali il risultato del Policlinico di Bari, primo centro italiano per numero di trapianti di cuore. Per quanto riguarda invece l’attività di prelievo degli organi, sono stati 221 gli ospedali nei quali è stata realizzata una donazione di organi nel 2023: i nosocomi più attivi sono stati l’Ospedale Civile Maggiore di Verona (55 donazioni), l’Ospedale Bellaria di Bologna (46) e il Policlinico Careggi di Firenze (46).
Si consolida anche la crescita dell’attività di donazione (15.327, +24,4%) e trapianto (24.944, +15,2%) di tessuti, in
particolare cornee e osso, così come per quanto riguarda le donazioni di cellule staminali emopoietiche. Infine quest’anno è presente un focus sui trapianti sperimentali di microbiota intestinale: un programma che al 31 dicembre 2023 ha visto la realizzazione di 214 interventi in 10 centri autorizzati in tutta Italia.
“I numeri raccontano una Rete trapianti più che mai vivace ed efficiente, che anche nel 2024 sta ottenendo risultati
positivi in linea con i primati conseguiti lo scorso anno”, ha sottolineato il direttore del Cnt, Giuseppe Feltrin. “Con questo report, che rendiconta con puntualità 12 mesi di lavoro di una realtà estremamente articolata e complessa, il Centro nazionale trapianti offre uno strumento di analisi dettagliato e trasparente, assolvendo al proprio ruolo di coordinamento della Rete trapianti al servizio del sistema sanitario nazionale e delle realtà regionali”.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba