E’ l’ex prefetto di Rovigo e Ravenna, Enrico Caterino, il commissario straordinario del governo nominato martedì scorso per gestire la grande diffusione del granchio blu nell’Adriatico. Sarà in carica fino al 2026, con fondi a disposizione per 10 milioni di euro. Dovrà affrontare l’invasione della specie aliena e invasiva di crostacei che negli ultimi due anni è proliferata nel delta del Po, causando molti danni agli allevatori di vongole e alle reti dei pescatori, e allargandosi poi in tutta Italia.
Il granchio blu, il Callinectes sapidus, è una specie originaria della costa orientale degli Stati Uniti, diffusa tra il Canada meridionale e l’Argentina settentrionale, approdata, ancora non si sa come, nelle acque del Mediterraneo.
Caterino, già al lavoro, ha spiegato che quello del granchio blu “è un fenomeno che va gestito, come tutti i problemi, ed io mi impegnerò al massimo. C’è la struttura da costituire, con sede presso il ministero dell’Ambiente e il costante coinvolgimento dei territori interessati, e un piano di interventi da elaborare”. “Bisogna farlo, dialogando e confrontandosi col settore ittico e dell’acquacoltura e coi centri di ricerca”, ha spiegato il neocommissario. “Si parte dall’Alto Adriatico – ha annunciato – ma non ci focalizzeremo solo su Goro e Chioggia che è stato l’epicentro dell’emergenza. Dobbiamo riuscire a monitorare il tutto per controllare il proliferare di questa specie aliena”.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba