Tentata estorsione, arrestata un’intera famiglia a Gallipoli. Indagine partita dal sequestro del mercato ittico

La Redazione

Un’intera famiglia formata da quattro persone è stata arrestata dalla polizia a Gallipoli, nel Leccese, con l’accusa di tentata estorsione.

Le persone arrestate sono coinvolte nell’inchiesta della Procura di Lecce nell’ambito del sequestro del mercato ittico di Gallipoli, avvenuto lo scorso 26 luglio, in seguito alla scoperta di postazioni utilizzate abusivamente per anni.

In carcere sono finiti Luigi e Fabrizio Sabato, rispettivamente padre e figlio, mentre per la sorella Maria Rosaria e la madre Rosaria Scialpi sono stati disposti gli arresti domiciliari. Luigi Sabato, 54 anni, è accusato anche dell’incendio di un furgone ortofrutticolo avvenuto in pieno centro a Gallipoli due giorni dopo, il 28 luglio, di proprietà di uno degli indagati nell’inchiesta. Le forze dell’ordine, quindi, hanno rilevato un clima di tensione e intimidazione all’interno del mercato ittico.

Secondo le indagini la famiglia arrestata avrebbe minacciato tre persone, anche minorenni, per farsi consegnare 100 mila euro e un locale. A incitare padre e figlio alla tentata estorsione e alle minacce, culminate con l’incendio del furgone, sarebbero state le due donne.

Le indagini sono partite proprio dal sequestro dei box del mercato ittico di Gallipoli. Luigi Sabato, al momento dell’arresto, era a bordo di un peschereccio nelle acque di Santa Maria di Leuca ed è stato raggiunto da un mezzo navale della Guardia di Finanza.

Gianvito Magistà

Fonte Radio Norba

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