Carceri, i domiciliari per scontare pene residue entro un anno. Disordini a Torino, sei agenti feriti. Caos anche a Taranto

La Redazione

Misure alternative al carcere, tra cui i domiciliari o l’affidamento in prova per quei detenuti condannati per reati non ostativi che devono scontare pene residue entro un anno. È una delle ipotesi prese in considerazione dal ministero della Giustizia. La proposta, emersa già lo scorso 7 agosto in occasione dell’incontro del ministro con il Garante dei detenuti e gli stessi garanti regionali, punterebbe al contrasto del fenomeno del sovraffollamento carcerario. Intanto, sei agenti nel carcere di Torino sono rimasti feriti, in modo non grave, nel tentativo di sedare dei disordini scoppiati ieri. Altri due sono rimasti intossicati dal fumo di un incendio. Caos anche in altri penitenziari, Biella, Pascara e Taranto. Nel penitenziario del capoluogo ionico nei giorni, scorsi un ufficio dell’istituto penitenziario è stato messo a soqquadro da un detenuto barese di circa 30 anni che avrebbe danneggiato i monitor dei pc e lanciato alcune sedie per aria. Il 30enne, secondo quanto denuncia il sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), avrebbe reagito così ad alcuni controlli anti droga effettuati dagli agenti di polizia penitenziaria. Nessuno è rimasto ferito. Federico Pilagatti, segretario del Sappe, evidenzia che l’episodio risale al 13 agosto “subito dopo la visita nell’istituto di pena del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro”.

Anna Piscopo

Fonte Radio Norba

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